Riceviamo e pubblichiamo la nota di Elena Rossini e Rosalba Barile (consiglieri comunali del M5S), attivisti M5S di Castelsangiovanni, Comitato “I castlan i disan NO”, Comitato “No alla chiusura dell’ospedale.
La necessità di un nuovo ospedale dovrebbe discendere da valutazioni analitiche e concrete sulla rete sanitaria territoriale; dopo l’eventuale riscontro di una esigenza effettiva occorrerebbe indicare quali contenuti tale valutazione abbia evidenziato come necessari, quali funzioni debbano essere garantite. Due punti saltati a piè pari nel territorio piacentino, perché qui, ormai, si parla solo di dove collocare un nuovo ospedale a prescindere dalla sua necessità. E via a parlare di aree, pubbliche e/o private, pubbliche, pure senza alcuna certezza sui finanziamenti e sulla loro provenienza. L’ospedale nuovo a Piacenza non serve, quello che servirebbe e che continuamente manca è l’essenza stessa di un ospedale: i servizi, continuamente ridotti; il pieno utilizzo di strutture e attrezzature esistenti, il personale mancante, i professionisti che se ne vanno o “in utilizzo”, i servizi sul territorio (vedasi Case della Salute che non partono).
Il Piano di riordino sanitario piacentino, inoltre, prevede una riduzione ulteriore di servizi e strutture: per il Distretto di Levante non sono più previsti i reparti a Fiorenzuola, che accoglierà la riabilitazione di Villanova (ospedale che verrà chiuso, anche se considerato di eccellenza fino all’altro ieri ed è ben dotato di strutture e attrezzature realizzate con i soldi dei cittadini); nel Distretto di Ponente l’ospedale di Bobbio ormai è gestito solo da infermieri, divenendo un OSCO (ospedale di comunità) e per l’ospedale di Castelsangiovanni sono previste forti riduzioni dei servizi, che già si stanno attuando. Crediamo che la sanità territoriale manterrà l’eccellenza, con tutte queste riduzioni?
Dulcis in fundo viene previsto un nuovo ospedale, ma senza alcuna indicazione dei reparti che esso conterrà!! Quali servizi Ausl Piacenza intenderebbe inserire nel nuovo ospedale? Non si sa, ma intanto occorre individuarne l’area!! I cittadini hanno necessità che gli vengano garantiti i servizi e non che essi vengano ridotti. Se la Regione ha stanziamenti per il territorio piacentino, essi dovrebbero essere dedicati al loro mantenimento, ritornando al livello di eccellenza di un tempo. Questi fondi quindi dovrebbero essere investiti per il completamento delle opere già in realizzazione (ospedale di Fiorenzuola); per conferire i servizi che completino le necessità dell’ospedale di Villanova, mantenendolo; per permettere di utilizzare appieno le strutture e attrezzature esistenti a Castelsangiovanni. Solo così si potrà evitare un continuo sperpero del denaro pubblico: spreco degli investimenti precedenti e poca attenzione attuale all’erogazione dei servizi.
Un nuovo ospedale, infatti, non garantisce buoni servizi in sé e per sé, solo perché è nuovo e le criticità attuali dovranno comunque essere affrontate e sostenute economicamente, subito da oggi, sempre che non si voglia sacrificare la sanità pubblica e puntare a quella privata. Qualsiasi mancato impegno, da parte della politica locale, in difesa e in ripristino di servizi sanitari e dei professionisti in grado di garantirli al meglio, sarà da intendersi come indirizzo al privato.
Nella valutazione occorrerebbe anche vedere quali costi diretti e indiretti si genererebbero in caso di realizzazione del nuovo ospedale, perché oltre alla sua realizzazione, occorreranno comunque investimenti per professionisti e attrezzature, saranno necessari ulteriori fondi per convertire il vecchio ospedale, pena ritrovarsi in città con una ulteriore area abbandonata; comunque da manutenere, ci saranno perdite di indotto per le attività nei dintorni del vecchio ospedale.
La politica dovrebbe impegnarsi ad ottenere gli stanziamenti promessi e poi dovrebbe essere la Comunità piacentina a valutare se i soldi debbano essere meglio investiti in strutture o in servizi, vista l’emergenza che si è determinata con la gestione Ausl degli ultimi anni. A che cosa serve la politica se non alza la voce a tutela dei propri cittadini?
Chi la pensa come noi, lunedì 25 giugno, alle 18:00, in Piazzetta Mercanti a Piacenza, E’ INVITATO A MANIFESTARE CONTRO LA SCELTA CALATA DALL’ALTO DI UN NUOVO OSPEDALE E POTRA’ FIRMARE UNA PETIZIONI CONTRO LA SUA COSTRUZIONE; potrà inoltre lasciare testimonianze di eventuali problematiche sanitarie di cui è a conoscenza. VI ASPETTIAMO PER FARE SENTIRE LA NOSTRA VOCE DI CITTADINI.