A Montale il polo logistico nazionale della Protezione Civile: “Piacenza diventa di importanza strategica”

Torna a Piacenza il Polo logistico nazionale di Protezione civile con una nuova struttura per attrezzature e materiali, dove troveranno spazio anche il Coordinamento provinciale del volontariato di protezione civile e le attività di formazione regionali per la logistica. Il centro, finanziato con un milione di euro della Regione Emilia-Romagna sarà il punto di riferimento per il Nord Italia in caso di emergenza. “Una nuova casa per la Protezione civile dell’intero Paese e di Piacenza: come promesso, il Polo nazionale del Nord Italia torna in città e amplia le sue funzioni anche grazie a 1 milione di euro messo in campo dalla Regione. Sarà il luogo in cui verranno custodite le attrezzature pronte a partire in caso di emergenza e molto di più: ospiterà la sede del volontariato provinciale e diventerà centro di formazione sulla logistica”. Con queste parole l’assessore Paola Gazzolo è intervenuta questa mattina a Piacenza alla presentazione del progetto di nuovo Centro logistico nazionale di protezione civile, alla presenza del capo dipartimento Fabrizio Curcio, del sindaco Paolo Dosi e dell’assessore comunale Silvio Bisotti. “Da subito nel 2013, quando la precedente sede del Polo è stata chiusa, abbiamo messo a disposizione i magazzini regionali per accogliere il materiale, evitando che lasciasse il territorio emiliano-romagnolo: si è trattato di una scelta strategica, la premessa per poterlo riportare a Piacenza”, continua Gazzolo, ricordando come le attrezzature siano state impiegate anche nel corso dell’emergenza sisma in Italia centrale. “Al tempo stesso, con un grande gioco di squadra insieme al Comune, al Dipartimento e al volontariato, abbiamo operato per individuare una nuova collocazione del Polo: si sono esaminate varie soluzioni, compreso l’utilizzo delle aree militari del territorio, ma la soluzione individuata è la migliore dal punto di vista della posizione geografica e della facilità d’accesso alle vie di comunicazione”, conclude Gazzolo. “Ora il lavoro continua, per giungere al più presto a dotare la città di Piacenza di una struttura che la rende strategica su scala nazionale nel campo della protezione civile”. La struttura sorgerà in località Montale, su un’area di 10 mila metri quadrati, grazie ad un accordo urbanistico che vede coinvolti l’amministrazione comunale e un soggetto privato e sarà ceduta all’amministrazione entro il prossimo mese di giugno. Entro l’anno l’attuale proprietario realizzerà due fabbricati rustici con struttura prefabbricata antisismica da destinarsi a nuovo Polo logistico nazionale. Le opere di completamento saranno realizzate dal Comune.

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A margine della presentazione, il Presidente Rolleri, ha colto l’occasione per valutare, con tutti i soggetti coinvolti, la possibilità di creare un Hub della Protezione Civile Nazionale che veda il deposito di Via Villani come centro raccolta materiali e volontari, mentre l’aeroporto di San Damiano, come la parte relativa ai trasporti aerei, contemplando una convivenza di attività militari e civili, con la coesistenza dell’aeroporto militare, lo scalo merci e l’hub della Protezione civile.

Il Polo logistico di protezione civile: la storia

Nel 2008, Piacenza è individuata come sede del Polo logistico nazionale di Protezione civile del Nord Italia per la sua posizione rispetto a tutto il Nord Italia e la vicinanza alle principali infrastrutture stradali e di comunicazione. La struttura è ospitata nell’area dell’ex Consorzio agrario e la Provincia si fa carico dell’affitto dei locali fino al 2013, quando la sede viene chiusa.  I materiali e le attrezzature vengono quindi trasferiti in altri magazzini messi a disposizione della Regione Emilia-Romagna, a Bologna e a Tresigallo (Fe), in attesa della definizione di una nuova sede. Tra le numerose ipotesi prese in considerazione anche l’utilizzo di aree militari dismesse. Nel 2016, con l’approvazione del nuovo Piano strutturale comunale di Piacenza, si delinea una soluzione che soddisfa le esigenze di accessibilità e centralità della struttura. La sede del Centro nazionale viene prevista in località Montale, facilmente raggiungibile dagli accessi autostradali, su un’area di 10 mila metri quadrati che entro giugno, all’interno di un accordo con il Comune, sarà ceduta all’amministrazione comunale dall’attuale proprietario. Entro fine anno, il proprietario provvederà alla costruzione di due fabbricati rustici, di 2 mila metri ciascuno, con struttura prefabbricata antisismica da destinarsi a nuovo Polo logistico nazionale di protezione civile del Nord Italia. Le opere di completamento saranno svolte dal Comune con un investimento stimato in 1 milione 900 mila euro, dei quali 1 milione messo a disposizione dalla Regione.

 

L’area dove sorgerà il polo logistico

Verrà completato entro il prossimo mese di giugno l’iter di cessione, al Comune di Piacenza, dell’area in località Montale su cui sorgerà il nuovo Polo nazionale di Protezione Civile, la cui realizzazione – con consegna della costruzione al rustico – è prevista entro la fine del 2017. La superficie di 10 mila metri quadri (con potenzialità edificatoria pari a 4 mila metri quadri) rientra in una porzione di territorio che gli strumenti urbanistici comunali approvati nel giugno 2016 – Psc e Rue – hanno destinato a tessuto produttivo polifunzionale, per complessivi 41 mila metri quadri. Vi verranno costruiti due fabbricati in struttura antisismica, ciascuno di 2 mila metri quadri, il cui completamento con finiture e impianti spetterà, come da accordi con la Regione Emilia Romagna, all’Amministrazione comunale, utilizzando fondi regionali destinati al Servizio di Protezione Civile. Sia il terreno che i fabbricati saranno ceduti all’Amministrazione comunale senza alcun onere per l’ente, come previsto da Psc e Rue. L’area in questione, situata al di fuori delle fasce fluviali definite dall’Autorità di Bacino del Fiume Po, è stata individuata in accordo con gli organi di Protezione Civile locali e regionali, sia per la collocazione facilmente raggiungibile dagli snodi autostradali, sia per le caratteristiche di sicurezza ambientale e idrogeologica. Il nuovo Centro logistico nazionale di Protezione Civile radunerà in modo razionale e organizzato, anche per tipologia di rischio, tutte le attrezzature necessarie allo svolgimento delle attività emergenziali e addestrative. I due fabbricati saranno adibiti a magazzini, uffici e zona formazione, mentre i piazzali serviranno come area di deposito all’aperto e parcheggio. Verranno stoccati circa 150 container con tende, condizionatori ed impianti per i campi di accoglienza, 450 ceste metalliche per tende, 24 torri fari carrellate, 8 generatori carrellati, 230 bancali con accessori per tende. I locali destinati a ufficio saranno a servizio del Dipartimento nazionale di Protezione Civile, della nuova Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, di Provincia e Comune di Piacenza, nonchè del Coordinamento provinciale del Volontariato. Quest’ultimo raggruppa 16 associazioni legate al territorio o specializzate in particolari interventi (comunicazioni radio, soccorso alpino, unità cinofile, ecc.) che coinvolgono complessivamente circa 650 volontari; dispone inoltre di 25 veicoli dotati di attrezzature/rimorchi e di una decina di container di materiali vari. Le attività addestrative riguarderanno innanzitutto il personale delle istituzioni competenti per la Protezione Civile e le organizzazioni di volontariato riunite nel Coordinamento Provinciale. Potranno inoltre essere svolte attività educative per le scuole e incontri informativi con i cittadini. Il Polo logistico nazionale di Protezione Civile ha svolto pienamente la propria funzione a Piacenza già dal 2008 al 2013, presso l’ex Consorzio Agrario. In occasione degli eventi sismici che colpirono L’Aquila nel 2009 e l’Emilia nel 2012, dalla sede piacentina partirono fondamentali attezzature e materiali in aiuto alle popolazioni terremotate. Venuta a mancare la disponibilità di quegli immobili, il Centro era stato provvisoriamente trasferito presso altre strutture regionali. Il Dipartimento nazionale e l’Agenzia regionale hanno confermato la necessità di ricollocare la struttura a Piacenza in ragione della posizione territorialmente strategica della città e dell’affidabilità dell’organizzazione locale.