L’Italia ha chiuso al quinto posto nel Gruppo A la prima fase del Mondiale U18 con un record di 1 vittoria e 4 sconfitte. Ora gli azzurrini sono attesi dal Consolation Round che assegna le posizioni finali dal settimo al dodicesimo posto. Qui ritroverà Taiwan e Nicaragua con in più Messico, Olanda e SudAfrica uscite dal Gruppo B. In questa seconda fase si mantiene il record della prima fase ma solo nei confronti delle altre formazioni che fanno parte del Consolation Round. Vale a dire si parte da questa classifica: Taiwan e Olanda 1000 (2-2-0), Italia e Messico 500 (2-1-1), Nicaragua e SudAfrica 0 (2-0-2). Gli azzurri cominciano quest’oggi affrontando alle 14 (ore 20 italiane) il SudAfrica. In programma anche Messico-Taiwan e Nicaragua-Olanda.
Ieri giornata di riposo con comunque allenamento mattutino e pomeriggio libero. E allora ne abbiamo approfittato per tracciare con Gianluca Marenghi, tecnico piacentino dello staff azzurro, un primo bilancio della spedizione: ” Finora prestazioni in linea con le aspettative. Buon inizio con Nicaragua, occasione sprecata con l’Australia, limitati i danni con Taiwan, miglior prova con Canada, onorevole sconfitta contro l’invalicabile Corea. Con una migliore attitudine ed un pizzico di fortuna si sarebbe potuto raggiungere anche il Super Round ma onestamente sarebbe fin troppo. Adesso viene il bello con il Consolation Round molto equilibrato ma alla nostra portata. dobbiamo porci come obiettivo il settimo posto che sarebbe alla fine un ottimo risultato”. Chi ti ha impressionato maggiormente? ” Le squadre asiatiche sono molto solide in difesa e concrete in attacco. Penso siano le favorite insieme agli Stati Uniti.” Come stai vivendo questa esperienza? ” Molto intensamente. Il ritmo delle partite è incalzante ed il lavoro di preparazione non è facile. E poi c’è da curare la gestione dei ragazzi che non sono abituati a giocare tutti i giorni. Fisicamente li abbiamo trovati preparati ma è sotto l’aspetto mentale che si rischia maggiormente. A questa livelli la concentrazione deve sempre essere massimale e sotto questo punto di vista stiamo insistendo molto con la squadra. Siamo solo a metà del cammino e d’ora in poi dovremo continuare a dare il masimo alla ricerca di un piazzamento che ci ripagherebbe di tutti i sacrifici sopportati fin dalla preparazione in Italia”. E sotto il profilo personale? ” Mi sto arricchendo tecnicamente. Qui tocco con mano la realtà professionistica. Questo Mondiale mi restituirà molto migliorato al baseball che vivo tutti i giorni in Italia”.
La pausa consente inoltre di sbirciare le statistiche della prima fase, in particolare quelle che riguardano il biancorosso Paolini per il quale questo Mondiale si sta rivelando in crescendo. Le migliori prestazioni quelle con Canada e Corea che guarda caso hanno coinciso con quelle della squadra. Per lui in totale 20 presenze nel box di battuta con 4 battute valide tra cui 2 doppi. Media quindi di 200 ( la quarta nella squadra) con due punti segnati ed altrettanti battuti a casa. In difesa un errore su 13 opportunità, con 8 assistenze e 6 eliminazioni, per una media di 988.