“A fronte delle numerose segnalazioni che ci sono pervenute dal nostro territorio, chiediamo chiarimenti sulle nuove disposizioni che riguardano il pagamento dei farmaci di fascia C da parte degli ospiti nelle case di cura del piacentino”. Si sono pronunciati così i consiglieri regionali Pd Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi, manifestando l’intenzione di chiedere all’Ausl di Piacenza di rivedere il provvedimento su cui ci si sta confrontando da diversi mesi.
“Ci sono giunte – hanno spiegato – molte richieste d’intervento sulle nuove modalità di fornitura e distribuzione di alcuni farmaci di fascia C di cui i piacentini, utenti delle strutture per anziani, avevano sempre beneficiato gratuitamente sino a giugno 2016, perché a carico del servizio sanitario”. Da allora in poi è entrato in vigore un nuovo contratto di servizio in cui l’Ausl di Piacenza ha interrotto la fornitura di questi farmaci. Questa decisione avrebbe generato delle ricadute sulle rette pagate dagli ospiti, dal momento che le strutture sono impossibilitate a provvedere a tale spesa.
“Da quanto abbiamo appreso – spiegano altresì i consiglieri Pd – l’azienda Ausl ha avviato un importante iter di verifica e rafforzamento delle procedure e delle prescrizioni basate sull’appropriatezza e sulla sicurezza, ponendo attenzione sull’intervento terapeutico più adeguato possibile alle esigenze del malato”. L’obiettivo da raggiungere è infatti quello di evitare possibili interazioni fra farmaci, frequenti in tutti i pazienti che, essendo non autosufficienti, sono quasi sempre pluripatologici, in politerapia, e spesso con ridotte funzionalità metaboliche. Tutto questo in un’ottica attraverso cui si sceglie di limitare il ricorso eccessivo ai farmaci, optando invece per terapie e cure che possano facilitare, o comunque rendere meno impattante, la degenza ed il decorso delle patologie stesse.
“Rientrano in questa filosofia – riferiscono Molinari e Tarasconi – diversi interventi, non solo questo che nello specifico riguarda i farmaci di fascia C. Siamo sicuri – hanno continuato – che, con la collaborazione dei professionisti e dell’intero sistema, questa sia la linea da seguire. Sull’argomento dei farmaci di fascia C riteniamo tuttavia necessario un veloce provvedimento che consenta, previa verifica sul corretto uso e sulla prescrizione, la reintroduzione di quelli fino ad ora erogati gratuitamente e che questo avvenga in tempi brevi”. Secondo i consiglieri si dovrebbe evitare che tale costo pesi sulle fasce deboli della popolazione, sulle quali tutto il sistema ha il dovere di porre un’attenzione particolare.
“Chiediamo – hanno ribadito Molinari e Tarasconi – una risposta adeguata, fiduciosi del fatto che la direzione piacentina saprà interpretare al meglio la nostra richiesta e, soprattutto, le necessità di molti pazienti e delle strutture che li accolgono”.