“A seguito del rinvenimento di una quantità di piombo superiore al consentito in alcune carni di selvaggina proveniente da attività di contenimento, il Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna ha stabilito che la carne proveniente da queste attività può essere venduta a terzi solo se abbattuta con munizioni prive di piombo. I proiettili monolitici, tuttavia, rischiano di prolungare l’agonia degli animali che vengono cacciati e, essendo praticamente indeformabili, sono molto pericolosi per le persone che si trovano nella zona di caccia e che possono essere colpiti da rimbalzi accidentali. Per questo chiediamo che durante i piani di controllo in Emilia-Romagna si torni a consentire l’utilizzo dei proiettili di piombo”. A chiederlo, in una risoluzione depositata oggi in Assemblea legislativa, è il consigliere regionale PD Gianluigi Molinari.
“Prima di imporre questo divieto – spiega ancora il consigliere PD – il Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione ha chiesto al Ministero della Salute un parere sulla effettiva pericolosità del piombo contenuto dai proiettili, ma questo parere tarda ad arrivare e nel frattempo durante i piani di contenimento, necessari per garantire il mantenimento dell’equilibrio delle specie e per tutelare gli agricoltori dai danni della fauna selvatica, vengono usati proiettili che fanno soffrire inutilmente le specie cacciate ed espongono a rischi superflui i cacciatori”.
“La quantità di piombo che si consiglia di inserire nelle munizioni è pari ad un millesimo del peso dell’animale in caso di uso dei pallini di piombo e ad un ventimillesimo del peso dell’animale in caso dei proiettili non frazionati usati per i grandi capi. Come hanno evidenziato numerosi studi internazionali, il piombo contenuto nei proiettili non presenta particolari rischi per la salute. Questo sia per la bassa quantità del piombo, sia perché, trattandosi di piombo metallico, non è direttamente assorbibile dal corpo umano. Con la risoluzione presentata – conclude Gianluigi Molinari – chiediamo alla giunta di rivolgere uno specifico quesito al Ministero degli Interni sulla pericolosità delle munizioni monolitiche e di sollecitare un parere uniforme da parte del Ministero della Sanità sulla pericolosità delle munizioni in piombo, evitando interpretazioni territoriali e costruendo linee di indirizzo uniche su tutto il territorio nazionale. Chiediamo inoltre di bloccare le importazioni di carni di capi abbattuti in paesi che non applicano limitazioni nel settore e, nell’attesa dei pareri definitivi richiesti, di reintrodurre la possibilità di utilizzo dei proiettili di piombo anche durante i piani di controllo”.