“La Regione deve intervenire per sospendere la chiusura della biglietteria ferroviaria di Fiorenzuola d’Arda, prezioso presidio per il territorio piacentino e servizio utile per i pendolari”. Fanno eco ai colleghi del centrodestra anche i consiglieri regionali Pd Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi che ieri in aula hanno preso parola per portare ancora una volta all’attenzione del parlamentino regionale il disagio e le conseguenze che ci sarebbero se Fiorenzuola fosse privata di questo servizio. L’assessore Donini si è mostrato disponibile a intraprendere una strada alternativa, rispetto a quella paventata da Trenitalia che ragiona in una logica di profitto, affinchè la biglietteria di Fiorenzuola insieme a quelle di Lugo e della Val di Taro siano fatte rientrare nel novero di quelle che rimarranno aperte a seguito del “Contratto di servizio ferroviario”.
“La vicenda della biglietteria di Fiorenzuola – sottolineano i dem – si trascina da alcuni anni. All’inizio sembravano solo voci, a cui sono anche seguite smentite, poi, nei giorni scorsi, la conferma di una data di “scadenza” improrogabile sulla chiusura. La politica ieri si è fatta sentire, in modalità bipartisan abbiamo votato all’unanimità la risoluzione del centrodestra perché i problemi che riteniamo importanti sul territorio non hanno colore politico”.
Secondo Molinari e Tarasconi, che la settimana scorsa avevano invece depositato una interrogazione sui disservizi della tratta Fidenza-Cremona, Trenitalia deve tornare a rivalutare le proprie linee aziendali e ricordarsi dell’importanza rivestita anche dal ruolo di presidio e presenza sul territorio. I pendolari e gli Amministratori locali non sono ciechi – rimarcano – sono disponibili al confronto, a capire come implementare i servizi e come rendere più vivibili ed efficaci le biglietterie, ma rendere la stazione di Fiorenzuola una stazione fantasma, non presidiata, è una follia”.
“Attendiamo intervento deciso dall’assessorato – concludono Molinari e Tarasconi -; i toni saranno ancora più duri se le richieste non verranno accettate, anche perché la biglietteria di Fiorenzuola è solo uno dei tanti problemi elencati dai pendolari, tra disservizi, ritardi, sovraffollamento ed un generale senso di menefreghismo verso il trasporto quotidiano, la tensione rischierebbe di salire ulteriormente e questo sarebbe controproducente a fronte di un problema importante, ma che può essere risolto attraverso azioni mirate e soprattutto buona volontà e collaborazione da parte di Trenitalia”.