“Vengano chiariti modalità e tempi sulla realizzazione del nuovo ospedale di Fiorenzuola”, lo chiedono i consiglieri regionali Pd Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi, a causa del ritardo che la costruzione della struttura sta registrando. Era il 2013 – si legge nell’atto ispettivo – quando è emerso che il blocco B non avesse i requisiti minimi di sicurezza antisismica. In base ai risultati di nuove verifiche tecniche disposte dall’Azienda Ausl, è stato valutato che non fosse possibile intervenire sull’edificio esistente per un adeguamento antisismico, ma che fosse più conveniente demolirlo e costruirlo nuovo. La Regione dispose un finanziamento di 10 milioni di euro all’Azienda Ausl di Piacenza per la realizzazione della nuova struttura, cui si aggiunsero due milioni di euro da fondi statali.
“A questo punto – spiegano – la duplice l’interruzione dei lavori tra il 2014 e il 2015, e che si è poi protratta fino al 2017, ha allungato a dismisura il cronoprogramma che ora prevede la conclusione del progetto per la fine del 2018 e non più entro quest’anno”. Secondo i consiglieri, sebbene le circostanze di tale ritardo non fossero prevedibili e indipendenti dalla volontà delle autorità competenti, sarebbe necessario sgomberare il campo da timori sul presunto depotenziamento dell’ospedale di Fiorenzuola e della sanità piacentina in generale.
Il piano di riordino dei servizi alla salute, in capo alla Regione, seppur condiviso in larga maggioranza dai Sindaci, ha suscitato in alcuni ambiti delle perplessità che devono essere necessariamente superate – sottolineano Molinari e Tarasconi che concludono: “l’ospedale di Fiorenzuola serve tutto il bacino di popolazione residente nella Val d’Arda e la mancanza prolungata di questa struttura ospedaliera fa ricadere questo carico sugli ospedali vicini, Piacenza in primis, creando problemi a queste strutture e disagi per i cittadini”.