“Mio figlio sta male”, ma i carabinieri scoprono una piantagione di marijuana: 40enne arrestato

“Mio figlio ha avuto un malore, abita a San Polo di Podenzano con la sua ragazza, correte”. Questa la telefonata ricevuta dal 118 nella giornata di ieri, venerdì 14 aprile, ed effettuata da una donna residente a San Giorgio. I soccorsi sanitari hanno subito raggiunto l’abitazione e insieme a loro, come spesso accade soprattutto se si sospetta un attacco cardiaco, anche i carabinieri, nella fattispecie i militari della stazione di Ponte dell’Olio. Al loro arrivo, però, l’uomo, un piacentino di 40 anni, si era già ripreso e il malore si è rivelato solo un malessere passeggero: dopo un controllo sul posto il 118 ha così lasciato la casa. Anche i carabinieri, a quel punto, se ne stavano per andare, quando sono stati raggiunti da un odore inconfondibile, marijuana. A quel punto, approfittando anche del fatto che il padrone di casa era tornato in salute, hanno deciso di dare un’occhiata. Ebbene, il 40enne aveva adibito una stanza a serra per la coltivazione della marijuana. I militari si sono imbattuti in 17 piante di cannabis, 38 bustine di semi e tutto l’occorrente per una corretta crescita: due serre in tela, lampade termiche, ventilatori, termo igrometro digitale, fertilizzanti, materiale per il giardinaggio e riviste specifiche per la coltivazione di marijuana. Un coltivatore attrezzato, insomma, non a caso l’uomo di professione era proprio giardiniere. Oltre agli strumenti per far crescere le piante, però, i carabinieri hanno rinvenuto anche strumenti solitamente utilizzati per confezionare le dosi, aspetto che lascerebbe pochi dubbi in merito all’attività di spaccio: tre trita erba, una bilancia digitale, bustine monodose in cellophane, filtri in ceramica e uno spinello già confezionato. L’uomo è stato arrestato.

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