“Bloccare subito i fondi per la formazione del mediatore interculturale”, spostando le risorse su progetti che possano essere certificati a favore della collettività. A chiederlo è il gruppo della Lega nord, in un’interrogazione di cui è primo firmatario Daniele Marchetti. La Regione – spiegano i consiglieri – ha introdotto e disciplinato la qualifica del mediatore interculturale, non contemplata a livello nazionale, prevedendo un monte ore di formazione a seconda dei requisiti dei partecipanti. La qualifica, tuttavia, – rilevano – non è vincolante all’esercizio dell’attività di mediatore, per cui le realtà che operano nel settore non sono obbligate a far partecipare i loro collaboratori ai corsi, che risultano, di fatto, un “costo per l’ente” senza la certezza che l’investimento di risorse sia giustificato da effetti positivi sui servizi. Per i consiglieri, quindi, “ci troviamo di fronte all’ennesimo esempio di cattiva gestione delle risorse collegata al sistema di accoglienza dei migranti”. L’atto è stato sottoscritto anche da Alan Fabbri, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Matteo Rancan e Marco Pettazzoni.
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