I messaggi del popolo gender consegnati al sindaco: “Ready è un progetto importante”

Un delegato de L’Atomo Arcigay Piacenza ha consegnato al sindaco Patrizia Barbieri i pensieri scritti dai manifestanti dello scorso 14 ottobre. “Ritengo la vera democrazia inclusiva, mai esclusiva” si legge in uno dei post-it scritti durante la manifestazione Ready? Yes We Are, promossa da L’Atomo Arcigay Piacenza, AGEDO e Famiglie Arcobaleno, alla quale hanno aderito una lunga serie di sigle e associazioni.

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“Sindaco – si legge in un altro messaggio – tocca anche a lei difendere la libertà e la democrazia”. E ancora: “Spendiamo soldi per i test anti droga quando non ne abbiamo mai spesi contro le discriminazioni. Piacenza unita contro l’odio”. I piacentini non si sono tirati indietro alla chiamata in piazza, che ha visto 300 partecipanti davanti alla sede del Comune, molti dei quali hanno partecipato alla raccolta dei messaggi per Patrizia Barbieri: “Discriminazione = Ignoranza. Imparate a conoscere, aprite la mente, non disturbate l’esistenza altrui. Liberi di essere, liberi di amare!”. Gli inviti a ripensarci sono tanti: “Gentile Sindaco, le chiedo di rivedere la posizione della nostra amministrazione, RE.A.DY. ha avuto e ha un senso importante per la città e per i nostri ragazzi”.

“Non ci sbilanciamo in previsioni su come si muoverà la Giunta e il sindaco – dichiara Davide Bombini, segretario de L’Atomo Arcigay Piacenza – ma le premesse non sono di certo buone: la direzione presa dall’amministrazione è quella di escludere le persone LGBTI, e in particolare la è l’azione politica dell’assessore Massimo Polledri, già partecipante alle manifestazioni delle Sentinelle in Piedi, organizzazione contraria alle unioni civili e ai diritti delle persone LGBTI tutte”.