“Se non ci dai i soldi ti bruciamo la casa e ti riempiamo di botte”. Un incubo che durava da mesi, vittima una donna piacentina di 75 anni residente a Borgonovo. Un incubo a cui hanno messo fine ieri pomeriggio, sabato 11 marzo, i carabinieri del capoluogo della Valtidone con una brillante operazione.
Mesi di ricatti
Protagonisti di questa vicenda sono donna una di 46 anni piacentina e incensurata e il figlio di 24 anni, entrambi residenti a Castel San Giovanni. Insieme a loro un amico 20enne, anche lui piacentino e residente in Valtidone. Alle spalle dei due ragazzi numerosi precedenti penali per furti e rapine.
Alcuni mesi fa i tre hanno iniziato a prendere di mira con minacce e pressioni psicologiche una donna di 75 anni residente a Borgonovo, sostenendo che il nipote, un 19enne piacentino, avesse con loro alcuni debiti pendenti legati alla compravendita di droga. “Se non saldi i debiti di tuo nipote ti bruciamo la casa e ti riempiamo di botte” dicevano all’anziana terrorizzandola e costringendola a vivere un vero e proprio incubo quotidiano. In due occasioni la vittima accettò di pagare: una prima volta 200 euro, mentre la seconda tranche salì a 500 euro. Pochi giorni fa è arrivata la terza richiesta: “Questa volta ci devi 800 euro”. La donna, disperata e psicologicamente sfinita, ha superato le proprie paure e deciso di chiedere consiglio ai carabinieri di Borgonovo.
La trappola
I carabinieri di Borgonovo hanno deciso di tendere una trappola ai tre ricattatori e hanno chiesto alla 75enne di fissare un appuntamento per consegnare gli 800 euro pretesi: “Rimaniamo d’accordo per sabato pomeriggio, vi lascio i soldi in una busta dentro alla cassetta della posta” ha spiegato la donna ai malviventi su indicazione dei militari. E così ieri pomeriggio è scattata l’operazione: i carabinieri di Borgonovo hanno tolto la divisa e indossato abiti borghesi, poi si sono dislocati intorno all’abitazione della 75enne in paziente attesa. A un certo punto ecco arrivare i tre balordi: dopo aver parcheggiato vicino alla cassetta delle lettere uno di loro è sceso da un’auto e ha afferrato la busta contenente i soldi. A quel punto è scattato il blitz: i militari hanno rincorso a piedi l’individuo ma quest’ultimo, capito l’inganno, è salito a bordo della vicina vettura, poi il gruppo ha iniziato a scappare. I militari sono saliti a bordo di tre gazzelle e ne è nato un inseguimento lungo la provinciale Valtidone. Inseguimento terminato quando i militari sono riusciti a raggiungere la vettura in fuga e circondarla, costringendo gli occupanti a interrompere la corsa. Una volta bloccati i malviventi, sono scattare le perquisizioni e dalle tasche di uno dei ragazzi è saltata fuori la busta contenente il denaro appena rubato. Sul posto è stata contattata anche una pattuglia della Forestale, da pochi mesi confluita nell’Arma, che prontamente è intervenuta con una collega per prestare supporto ai carabinieri di Borgonovo: era infatti necessaria un’operatrice per perquisire la donna di 46 anni. Alla fine delle operazioni i tre sono stati arrestati con l’accusa di estorsione in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. In casa del 20enne le forze dell’ordine hanno trovato anche 6 grammi di cocaina, 30 grammi di marijuana e un bilancino di precisione motivo per cui il giovane è stato anche accusato di detenzione di droga ai fini di spaccio. I due ragazzi si trovano al carcere delle Novate, mentre la 46enne agli arresti domiciliari, tutti in attesa della convalida. Gli accertamenti dell’Arma ora proseguono per cercare di approfondire la vicenda chiarendo anche il ruolo del 19enne, nipote della vittima di questa triste storia.