Meningite: “Nessun allarme e niente fretta per i vaccini”. Oltre 140 persone sottoposte a profilassi

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“La situazione è sotto controllo, non c’è alcuna emergenza o allarme”. Lo spiega il direttore sanitario dell’Ausl di Piacenza, Guido Pedrazzini, dopo il decesso di un ragazzo di 33 anni per meningite. Non è un annuncio votato solo a mantenere tranquilla la cittadinanza, Pedrazzini elenca motivi precisi per cui non è necessario allarmarsi e andare nel panico. Il paziente era stato trasportato al Pronto Soccorso di Castel San Giovanni poco dopo le 8 di giovedì mattina per il peggioramento delle condizioni cliniche e la comparsa di segni che facevano presumere lo sviluppo di una grave infezione. Il paziente è stato immediatamente sottoposto a terapia antibiotica e traferito presso il reparto di Malattie Infettive di Piacenza. Le condizioni del paziente sono apparse da subito gravi tanto da richiedere la adozione della terapia antibiotica prevista per la Sepsi grave e della terapia di supporto concordata con i medici della Terapia intensiva. Nel pomeriggio a fronte del peggioramento delle condizioni cliniche i medici hanno trasferito il paziente in Rianimazione con diagnosi clinica di stato di shock da sospetta sepsi da meningococco. Il paziente, nonostante le cure intraprese, è morto alle 23 e 30.

“Fin da subito abbiamo compreso la gravità della situazione e abbiamo agito tempestivamente, purtroppo si è trattata di un’infezione fulminante che ha resistito a tutte le cure possibili” spiega Pedrazzini. Immediatamente abbiamo contattato i familiari e i membri della squadra di calcio dove militava il 33enne, chiunque avesse intrattenuto contatti giudicati a rischio è stato sottoposto a profilassi. Dal momento che il ragazzo aveva trascorso il sabato sera in un locale affollato, nella fattispecie il Madly Pub di Castelnuovo Valtidone, e avendo la malattia un tempo di incubazione di dieci giorni, abbiamo ritenuto necessario prendere in esame le condizioni sanitarie di chi fosse nello stesso locale quel sabato, 11 marzo”.

La trasmissione avviene solo attraverso la saliva o goccioline di saliva – specifica Pedrazzini – e può esserci anche una trasmissione meno diretta attraverso la condivisione per ore di un ambiente chiuso. Per questo motivo abbiamo lanciato l’appello a chi era al Madly Pub sabato sera: controlli che stanno effettuando i medici del presidio di Piacenza, Castel San Giovanni e Pavia, dal momento che si tratta di un locale frequentato anche da persone della provincia lombarda. Più di cento persone sono state sottoposte a profilassi”.

Tutte le precauzioni però sono state prese: “Non c’è nessun allarme, sono state intercettate e contattate tutte le persone che hanno avuto un contatto stretto con il ragazzo e sono state controllate. Sono oltre 140 le persone sottoposte a profilassi”.

E’ evidente che dopo il caso molti cittadini stiano pensando di effettuare il vaccino contro la meningite e anche su questo il dottor Pedrazzini è molto chiaro: “Non c’è fretta o urgenza. Non è necessario vaccinarsi in queste ore sull’onda di quanto accaduto al 33enne, non ce n’è motivo. Chiunque abbia interesse ad avere informazioni sui vaccini può scrivere una mail all’indirizzo vaccinazionipc@ausl.pc.it e sarà contattato dal personale Ausl. Non vi sono rischi quindi non vi è necessità di vaccini last minute”.

Tutte le informazioni al sito web http://www.ausl.pc.it/eventi/2017_meningite/index.asp.