“I medici emiliano romagnoli non saranno più discriminati”. E’ soddisfatto il consigliere della Lega, Matteo Rancan per l’approvazione bipartisan della Risoluzione inerente le specializzazioni in medicina. La Regione Emilia-Romagna si impegna a introdurre (come già avviene nella maggior parte delle regioni italiane) restrizioni nei bandi di accesso alle specializzazioni mediche. Restrizioni che favoriscano l’inserimento lavorativo dei propri residenti. Non solo, si parla anche del mantenimento entro i confini regionali dei medici a conclusione della scuola di specializzazione.
“Con l’approvazione si questa risoluzione – commenta il consigliere leghista – abbiamo finalmente rimosso un discrimine inaccettabile nei confronti dei medici emiliano-romagnoli. Prima infatti, nei concorsi emiliano-romagnoli, si trovavano a dover “sgomitare” con colleghi provenienti da ogni parte d’Italia. Un diritto di accesso che loro non si vedevano riconosciuto quando, viceversa, i concorsi venivano organizzati in altre regioni d’Italia”.
Rancan su questo tema si era battuto sin dalla prima ora, presentando anche un’interrogazione alla Giunta del governatore Stefano Bonaccini. Ora il consigliere individua anche un secondo effetto positivo prodotto dalla risoluzione: “Porre restrizioni all’accesso ai bandi giova anche alla Regione Emilia-Romagna. Considerata la penuria di medici specialisti, infatti, oggi siamo in grado di porre le basi per favorire l’inserimento lavorativo dei propri residenti. Non solo. Anche il mantenimento entro i confini regionali dei medici a conclusione del ciclo di studi della scuola di specializzazione”.
“Ora vigileremo affinché l’approvazione di questa risoluzione cambi la situazione già dai bandi di quest’anno. Non c’è più tempo da perdere” conclude il consigliere leghista.