Nel computer 10 GB di filmati e fotografie pedopornografiche, arrestato pakistano residente a Piacenza. Le manette sono scattate al termine di un’indagine condotta dalla polizia postale di Trento, indagine che ha portato anche alla denuncia di altre 7 persone.
Tutto è partito dalla segnalazione della National Center for Missing Exploitation Children (Ncmec), organizzazione americana che dal 1984 si batte contro la pedofilia. L’ente aveva individuato scambi online di materiale sospetto tra alcuni utenti del web in Italia e ha deciso di esternare i propri dubbi alla polizia italiana, nella fattispecie alla questura di Trento. Scambi che, da quanto si apprende, avvenivano principalmente tramite i social network.
Sono così iniziate le indagini che hanno portato gli inquirenti a perquisire abitazioni nelle province di Bari, Bologna, Firenze, Milano e Venezia, sequestrando all’occorrenza computer e dispositivi informatici su cui ora gli esperti stanno svolgendo le analisi del caso.
Al termine dell’operazione (anche se le indagini e gli accertamenti sono ancora in corso) sono state denunciate 7 persone e arrestato un pakistano residente a Piacenza. Nel suo computer, come detto, sono stati trovati 10 GB di materiale pornografico con protagonisti minorenni: fotografie e immagini costate all’uomo l’accusa di detenzione di materiale illecito.