Oggi, domenica 21 maggio, la lista Torresindaco ed il candidato Stefano Torre (autodefinitosi candidato bionico), hanno tenuto un banchetto per la propaganda elettorale nell’affollatissimo spazio sul Facsal immediatamente a ridosso della statua girevole di Sant’Antonino.
“Gli uomini e le donne di torre, tutti tassativamente in cilindro, non sono passati inosservati, pur essendo il loro banchetto il meno appariscente tra i tanti presenti. Ha comunque fatto scalpore una dura presa di posizione della componente femminile del movimento Torre sindaco, che ha contestato la scelta programmatica di sostituire nello stemma cittadino la lupa con una donna nuda”.
“Va benissimo l’idea di fare marketing territoriale con uno stemma della città più sexy, ma basta donne nude!”. Le donne del movimento Torre Sindaco hanno così ottenuto che sullo stemma verrà raffigurato Andrea Pugni (il candidato dei 5 selle) nudo. Torre, sempre richiestissimo nei selfie, ha accettato di buon grado di modificare il suo programma: “Il punto essenziale non è chi sarà raffigurato sullo stemma, ma il farlo diventare sexy! E’ marketing territoriale, è ricchezza destinata ad entrare in cassa!”.
Torre ha poi concluso con una battuta: “Oggi tutto è business! La cultura è diventata semplicemente business, oro nero, denaro. Lo è anche il welfare, la sanità … insomma, ogni ambito della attività umana è misurato solo in denaro sonante! Credo che ciò sia sbagliato, che i valori in gioco debbano essere altri, ma sostenerli è una battaglia improba, che solo con la satira è possibile sostenere”.