Maltrattamenti all’asilo, il piano prevenzione del Comune: “Telecamere nelle aule, psicologo e supervisori”

I genitori dei bambini iscritti all’asilo nido Farnesiana hanno incontrato ieri sera, lunedì 29 maggio, il sindaco Paolo Dosi con l’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini e il consorzio Farnesiana che gestisce la struttura (soggetto formato dalle cooperative Coopselios, Unicoop e Orto Botanico). Alcune madri hanno riconosciuto i propri figli tra coloro maltrattati dalle due educatrici arrestate nei giorni scorsi, altre, alla luce di quanto emerso, hanno sollevato dubbi ricollegando questi episodi a lividi, contusioni e cambiamenti nel carattere dei propri bambini.

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Tutti i genitori sono ora concordi su due punti: pretendono chiarezza in merito a quanto accaduto e chiedono telecamere all’interno delle aule. In particolare sull’installazione delle telecamere di sorveglianza il Comune ha mostrato un’apertura importante. Non solo sulla videosorveglianza: il Comune sta pensando a un piano per prevenire ulteriori episodi simili in futuro come l’inserimento di un coordinatore comunale incaricato di monitorare il corretto svolgimento delle attività e la presenza di educatori esterni nelle fasi più delicate della giornata, come quella del pisolino pomeridiano. Infine, il piano del Comune prevede l’inserimento di una figura di supporto piscologico per la struttura.

Nel frattempo per le due insegnanti di 53 e 30 anni è stato convalidato l’arresto anche se la Procura ha optato per la scarcerazione indicando come misura cautelare l’obbligo di firma.

 

Le reazioni politiche

“La Giunta assuma ogni utile provvedimento, anche di carattere legislativo, affinché siano previsti adeguati controlli nelle strutture pubbliche e private in cui sono ospitati anziani, minori e disabili”. A chiederlo, in una risoluzione rivolta all’esecutivo regionale, è Tommaso Foti (Fdi-An). In particolare, il consigliere sollecita la Giunta a incalzare il Parlamento per arrivare “all’emanazione di norme che consentano l’installazione di sistemi di videosorveglianza all’interno delle strutture”. Anziani, minori e disabili, sottolinea il capogruppo di Fdi-An, “sono ormai l’anello debole della società, per questa ragione appare fondamentale monitorare le condizioni in cui vengono ospitati nelle strutture pubbliche e private”. Episodi riprovevoli, prosegue, “emergono dalla cronaca (nera) di tutti i giorni, anche in Emilia-Romagna”. Foti cita poi anche il caso, sollevato dai media nei giorni scorsi, di un nido della regione in cui alcune “educatrici si sarebbero accanite, senza alcuna plausibile ragione, nei confronti dei piccoli”. Solo per l’installazione nella scuola di telecamere e microfoni, spiega il consigliere, le responsabili sono state fermate. Già nel febbraio 2016 Foti aveva presentato all’Assemblea un progetto di legge, poi respinto a maggioranza, per chiedere, contro gli abusi, l’installazione di sistemi adeguati di videosorveglianza nelle strutture pubbliche.

“Il Sindaco di Piacenza titolare della delega alla sicurezza, accetti in toto la petizione sottoscritta dalle mamme dell’asilo nel quartiere Farnesiana, dopo le note vicende accadute ai danni dei loro figli. Vicende che hanno portato all’arresto di due operatrici del nido accusate di violenze sui bambini, e alle quali il giudice dovrebbe infliggere una pena esemplare. Con questo nuovo episodio criminale, riscontriamo da parte del comune di Piacenza un evidente lassismo sui temi legati alla sicurezza. Forza Nuova, ritiene necessari controlli in tutte le strutture da parte delle autorità preposte, e invita le stesse a non  sottovalutare le denunce dei cittadini. Forza Nuova con la sua associazione intitolata a EVITA PERON, composta di donne che si rivolge alle donne intende dare il suo contributo, perché nella concezione peronista, la condizione disagiata della donna nella società, nel rispetto della complementarietà e della differenza dei ruoli, deve essere affrontata e risolta dalle donne stesse” è invece il commento di Forza Nuova.