Lotta alla zanzara tigre, le indicazioni dell’Ausl: “Ecco cosa deve fare ogni cittadino”

Lotta alla zanzara tigre: il singolo cittadino può (e deve) fare molto per contrastarne lo sviluppo. L’indicazione più importante è quella di eliminare tutte le raccolte d’acqua presenti nelle proprietà private.

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“Sono ormai quasi quindici anni – evidenzia Alessandro Chiatante, Settore controllo infestanti del dipartimento di Sanità pubblica – che ha infestato anche la nostra provincia, rendendo spesso invivibili parchi pubblici e giardini nei mesi caldi”. Come tutte le zanzare, la tigre ha bisogno di raccolte d’acqua per riprodursi. “Predilige quelle piccole, come bidoni, sottovasi e tombini, dove depone le uova poco sopra la superficie dell’acqua; queste poi si schiudono solo quando sono sommerse”. Un ambiente ricco di verde costituisce invece l’habitat ideale per l’insetto adulto.

“Una lotta efficace e duratura contro le zanzare può essere fatta solo contro le larve”. Nonostante gli sforzi informativi, questo resta il punto critico della lotta alle zanzare: “La maggior parte dei focolai sono situati in aree di proprietà privata e moltissimi di essi non sono correttamente gestiti”.

Tutti noi dobbiamo ispezionare con attenzione i nostri giardini, cortili e orti, perché sono pieni di insospettabili raccolte d’acqua che diventano efficacissimi focolai dove si sviluppano le zanzare: sottovasi, annaffiatoi, secchi e altri piccoli contenitori vanno sempre svuotati e tenuti capovolti. Anche i bidoni utilizzati per innaffiare gli orti vanno completamente svuotati a intervalli di massimo 4/5 giorni e comunque chiusi una zanzariera o tenuti coperti. Pneumatici e recipienti di varia natura non vanno mai abbandonati all’aperto ma occorre provvedere a un loro adeguato smaltimento.

Tombini, bocche di lupo, caditoie e tutte le raccolte d’acqua non eliminabili vanno trattati regolarmente, da aprile a ottobre, con gli appositi prodotti larvicidi.

In farmacia anche quest’anno i prodotti larvicidi sono acquistabili al prezzo di costo di 3,5 euro. Sono disponibili diversi tipi di prodotti. “Il bacillus thuringensis, biologico, molto efficace, uccide immediatamente le larve e va applicato ogni 7 giorni perché non ha residualità”.
“I regolatori della crescita, come diflubenzuron e methoprene, non uccidono le larve subito, ma impediscono loro di diventare zanzare adulte e vanno applicati ogni 3 settimane”. “Infine da quest’anno è disponibile un nuovo prodotto liquido, anch’esso molto efficace, a base di silicone, che forma un film molto sottile sulla superficie acquatica che ricopre in tutta la sua estensione, impedendo lo sviluppo delle larve di zanzara. Il trattamento deve essere ripetuto ogni 3 settimane”. L’operazione va rifatta entro 5 giorni anche in caso di pioggia abbondante.

I trattamenti contro le zanzare adulte invece, non contribuiscono a risolvere il problema, ma solo a ridurre il numero degli insetti. “Poiché hanno effetti pesanti per l’ambiente – conclude Chiatante – devono essere effettuati con modalità tali da non nuocere in alcun modo alle persone e alle altre specie animali non bersaglio, in particolare alle api. Inoltre essi costituiscono l’unica arma efficace in caso di focolai accertati di malattia tramessa dalle zanzare, e , se ne abusiamo, rischiamo di avere un’arma spuntata a causa delle resistenze che gli insetti sviluppano nei confronti degli insetticidi”.