L’opera di Africa Mission e don Vittorione raccontata in un documentario

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Un appuntamento televisivo da non perdere, quello di giovedì 4 gennaio alle ore 20.15 su Video Piacenza, canale 159 del digitale terrestre: verrà infatti proiettato il film documentario “Africa Mission”, girato dal regista Tomaso Pessina. Il docufilm è nato dall’incontro tra Pessina e don Vittorione, o meglio, tra il regista e il ricordo, quasi leggendario, che la gente tuttora conserva di don Vittorione, questo grande sacerdote italiano che, sfidando i pericoli e i colpi di stato, ha portato aiuto in tutta l’Uganda arrivando a chi aveva bisogno, là dove altri non arrivavano. Don Vittorione, così chiamato per la sua mole, voleva scuotere le coscienze civili attraverso una forza dirompente per svegliare i cuori e attirarli nel solco di dedizione agli ultimi della Terra, «Non dobbiamo essere cristiani di pasta frolla», «E’ più facile parlare di amore a chi ha la pancia piena», sono alcune frasi tipiche pronunciate ai microfoni dei giornalisti, negli incontri con le folle o nelle prediche.

Uno storytelling fluente, abbinato a immagini di grande qualità, accompagnano lo spettatore dalle strade trafficate di Kampala al cuore polveroso del Karamoja, dove Africa Mission opera da più di 45 anni nei più disparati settori, da quello idrico a quello socio-educativo. «Un’opera nata non tanto per celebrare il ricordo di don Vittorione – ha spiegato don Maurizio Noberini, oggi Presidente di Africa Mission, ma soprattutto per far vedere ciò che grazie a lui è stato possibile realizzare».

Tanti i temi trattati che si articolano: povertà, sfruttamento minorile, emergenze, importanza dell’acqua, del cibo sia materiale che spirituale, tematiche che lo spettatore arriva a conoscere attraverso interviste a chi opera tutti i giorni per portare avanti l’opera di don Vittorio attraverso aiuti sanitari, educativi, agroforestali, zootecnici, veterinari, idrici coinvolgendo direttamente la popolazione. La preziosa testimonianza di Amore e Impegno civile e solidale che scaturisce dalle immagini girate da Pessina rende questo docufilm un’interessante occasione di riflessione e un importante documento sulla cooperazione internazionale.