“E’ lontana la fine degli anni ’90 quando Piacenza, per ben due volte consecutive, risultò prima nell’annuale classifica della vivibilità delle città italiane, stilata da quotidiani economici nazionali. I cittadini vorrebbero riavere una Piacenza felice e tranquilla, a misura di persona. Le nostre proposte sono chiare: nessun grande progetto costoso, ma irrealizzabile, nessuna grande promessa non realmente fattibile. Noi proponiamo concretezza, interventi precisi e mirati per migliorare la vita di tutti i giorni ai piacentini, anche nelle piccole azioni quotidiane”. Così inizia il documento che riporta le linee di mandato dell’amministrazione guidata da Patrizia Barbieri.
“Le nostre priorità: aumentare la sicurezza, diminuire il degrado e, pur consapevoli dei limiti imposti sia dalle normative sia dalle ristrettezze economiche, vogliamo rimediare all’insoddisfacente condizione in cui versano – ad esempio – le strade e il verde pubblico. Questi interventi di riordino urbano saranno prioritari nel corso del mandato e ciò al fine di riportare la città ad un livello di decoro più che accettabile. Ma certo guarderemo anche al futuro. Non ci faremo sfuggire l’occasione di completare, se avviati, o di iniziare, se nuovi, i progetti e gli interventi di ricucitura urbanistica e infrastrutturale della città, favorendo il recupero di quelle aree ancora dismesse, indispensabile allo sviluppo e all’innovazione del territorio”.
Il primo punto è proprio la sicurezza dei cittadini: “Anche nell’ambito del miglioramento della sicurezza è applicabile il principio di sussidiarietà attraverso il coinvolgimento delle associazioni, così come è necessario sviluppare tutte le possibilità che la recente normativa offre in tema di sicurezza sul territorio comunale. Il punto cruciale per la sicurezza è sviluppare la prevenzione e il controllo in tutte le zone della città, dalla stazione ferroviaria al centro storico, dalle zone residenziali alle periferie e alle frazioni. Per il miglioramento del sistema di prevenzione e gestione delle emergenze, si attuerà una stretta collaborazione con la Protezione Civile sovracomunale e con le associazioni di volontariato che operano in questo campo”.
Si passa poi al welfare: “Saranno individuate soluzioni condivise con tutti i soggetti ed enti del territorio: un mix pubblico-privato. E’ importante la costituzione di una “Rete del welfare” a cui partecipino tutti i soggetti ed enti del privato sociale e del mondo del volontariato, che individui le strategie più adeguate a convogliare risorse ed energie nella soluzione delle diverse problematiche sociali. Nodo primario della nostra linea programmatica sarà quello di tutelare le famiglie, che rappresentano il pilastro della nostra società, in particolare le giovani coppie con figli. A fronte della scarsità di risorse, la tutela della comunità piacentina richiede, nell’accesso ai servizi e agli alloggi comunali, di attribuire la priorità ai cittadini secondo criteri di anzianità di residenza nel Comune, potenziando nel contempo l’attività di controllo sul possesso e mantenimento dei requisiti richiesti. Si svilupperanno programmi di prevenzione attraverso la sensibilizzazione e informazione per contrastare, in particolare, i fenomeni di bullismo, violenza, pedofilia e abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti. Saranno messe in campo tutte le possibili opzioni per limitare e ridurre l’impatto sul territorio delle problematiche connesse all’immigrazione, anche in termini sociali ed economici, ritenendo prioritaria l’attenzione dell’Ente per le situazioni di difficoltà in cui versano i piacentini”.
Per quanto riguarda il capitolo Impresa, competitività e turismo si legge: “Coglieremo positivamente nuove possibilità di insediamento di aziende attive nella logistica di ultima generazione, purché sostenibili dal punto di vista ambientale e che attraggano non solo attività manifatturiere, ma anche importanti centri direzionali, trasformando il polo in un parco logistico, che porti un valore aggiunto alla città. Il parco integrato, logistico, industriale e artigianale deve offrire servizi di eccellenza, lavoro qualificato ed essere, il più possibile, ecosostenibile. Il Comune si farà promotore di un coordinamento che consenta l’individuazione e il perseguimento di progettualità strategiche al fine della crescita economica e dello sviluppo territoriale. Si porrà attenzione, anche nelle politiche impositive, all’insediamento di imprese innovative e hi-tech, in grado di sviluppare nuova occupazione qualificata e giovanile, nell’ambito delle politiche attive del lavoro, per invertire l’ esportazione di migliaia di persone in altre città. Si tratta quindi di promuovere un’azione di collaborazione pubblico-privato, volta a richiamare occasioni di sviluppo economico per Piacenza. La presenza dei poli universitari deve, inoltre, essere per davvero un fattore di sviluppo e un’opportunità di crescita per la città, mediante un raccordo tra Amministrazione, mondo della ricerca, mondo imprenditoriale e delle professioni”.
Attenzione anche al centro storico: “E’ necessario estendere le iniziative di rivitalizzazione a tutto il centro storico (non solo utilizzando le be llissime piazze principali) e proporre iniziative nell’arco dell’intero anno, coinvolgendo le associazioni di categoria e i residenti. E’ indispensabile promuovere azioni che rafforzino la frequentazione dell’area storica della città e degli esercizi pubblici e commerciali qui insediati. Si interverrà sul decoro urbano, perché un centro storico ben curato e controllato concorre a migliorare la qualità della vita, oltre a rappresentare un bel biglietto da visita per i turisti. Esso merita, dunque, un’adeguata pulizia, efficiente manutenzione e illuminazione, nonché appropriata segnaletica, oltre al costante controllo da parte della Polizia Municipale”.
Per quanto riguarda ambiente e mobilità, il documento recita: “Per quanto riguarda le grandi opere che richiedono rilevanti investimenti, esse potranno essere programmate e, quindi, progettate solo se le condizioni finanziarie lo consentiranno. Nel corso del mandato verrà perseguita, pertanto, la forma del partenariato pubblico-privato, secondo i modelli offerti dalla normativa, che permetterà di fare fronte adeguatamente alla scarsità di risorse pubbliche destinabili a tali interventi. Sarà posta attenzione alla rigenerazione urbana anche attraverso il recupero di funzioni nelle aree dismesse o il riutilizzo delle aree militari e dei beni demaniali (ad esempio: completamento del Parco delle Mura e una compiuta valorizzazione del co mpendio storico-artistico di San Sisto, in una visione prospettica di sviluppo economico e sociale). Gli interventi rilevanti sul tessuto urbano si valuteranno in termini di valore aggiunto per la comunità, opportunità di lavoro qualificato, eccellenza ed ecosostenibilità”.
Tra i temi più caldi compare il nuovo ospedale: “L’ipotesi della realizzazione di un nuovo ospedale, qualora vengano individuate e definite le necessarie risorse regionali, potrà trovare concreta attuazione previo coinvolgimento del territorio e definendo anticipatamente le sorti dell’attuale struttura. Il tema dovrà essere affrontato tenendo conto di perseguire l’obiettivo dell’alta qualità dei servizi”.
Altro tema delicato riguarda poi viabilità e ZTL: “La Zona a Traffico Limitato va rivista sia nella sua dimensione sia nella sua estensione temporale. Si interverrà nei confronti degli enti sovracomunali per individuare soluzioni alle criticità che caratterizzano la tangenziale e la viabilità di scorrimento veloce, anche al fine di alleggerire la viabilità interna alla città. Si lavorerà per mettere a disposizione dei cittadini, piste ciclabili sicure, per ridurre traffico e inquinamento”.
Per quanto rigaurda i parcheggi: “E’ necessario prevedere, oltre a parcheggi a pagamento, ampie zone a sosta gratuita, verificando anche il possibile utilizzo di aree dismesse dalle ex Ferrovie dello Stato nella zona nord della città. Sarà realizzato un nuovo accesso al parcheggio di viale Malta mediante il collegamento con via XXIV Maggio”.
In previsione anche un cambio delle regole inerenti il trasporto pubblico: “Si valuterà una diversa politica tariffaria del Trasporto Pubblico Locale, adottando criteri maggiormente selettivi in relazione ai reali bisogni e situazioni delle varie categorie di utenti. Attraverso un costante confronto con i pendolari si attueranno interventi di facilitazione dell’uso delle biciclette, miglioramento della sicurezza della zona della stazione ferroviaria e maggiore allineamento tra i servizi di trasporto ferroviario e trasporto pubblico urbano”.
Fiazza (Pd) sulle linee di mandato della Giunta: «Nessuna prospettiva»
«Da qualche settimana a questa parte spesso gli esponenti della Giunta e i Capogruppo di maggioranza citano il documento come la panacea di tutti i bisogni e le esigenze, ma soprattutto come l’inizio di un nuovo modo di fare Amministrazione. Ebbene, non sembrerebbe essere così». Ha esordito così il consigliere comunale Christian Fiazza oggi nel suo intervento in consiglio comunale sulle linee di mandato presentate dalla Giunta Barbieri.
«Il problema non sta nella capacità di realizzare gli obbiettivi che vi siete posti, ma in quali siano questi obbiettivi: sicurezza, decoro in contrasto al degrado, attenzione alle strade, al verde pubblico, ai marciapiedi, alla quotidianità che fa tanto irritare i piacentini che vogliono sempre tutto e subito e che spesso ritengono come prioritari i bisogni personali piuttosto che dell’intera comunità. Sono obiettivi condivisibili e importanti – ha proseguito Fiazza -. Ma oggi asfaltare non significa governare una città. È totalmente assente la visione, la progettualità e la programmazione. È un silenzio assordante. Mi pare che la Giunta di centrodestra, piuttosto che allungare il passo, abbia deciso di ridurre la distanza da percorrere. Forse, per vincere facile».
Fiazza si è poi rivolto al sindaco Barbieri. «Lei sa meglio di me che governare non vuol dire fare cose facili. Vuol dire fare ciò che è arduo. Vuol dire fare ciò che è giusto. Stare al comando non significa dire alla gente ciò che questa vuol sentirsi dire, ma dire quel che è necessario dire. Ma la sua amministrazione ha scelto di fare le cose facili, di dire alla gente ciò che questa vuol sentirsi dire. Ignorando il bene di Piacenza e dei piacentini. Queste linee programmatiche per i prossimi cinque anni sono assolutamente e sconfortatamente generiche. Non si tratta più di distruggere dai banchi dell’opposizione, ma ora occorre costruire. E su questo fattore siete impreparati».
Il consigliere comunale Fiazza si è concentrato anche sulle linee programmatiche presentate dal centrodestra in merito alle frazioni. «Anche qui vi siete concentrati sulla critica al passato, dicendo che il centrosinistra ha ignorato le aree limitrofe alla città. Non vi serve criticare il passato. Il tempo scorre e ricordare che la colpa è di chi vi ha preceduto – perché è ciò che fate – è ormai anacronistico».
Sulla rigenerazione urbana, Fiazza ha denunciato che «non è stata detta una parola, nemmeno per sbaglio, sull’area del Consorzio agrario. Niente su Piazza Cittadella, sul piano caricatore, sulla nuova piscina olimpionica, sul nuovo polo della protezione civile, sulla nuova area definitiva per spettacoli viaggianti. E una parola insufficiente e timida sul nuovo ospedale. Ricordate con nostalgia, rimpianto e invidia la fine degli anni ’90 e il mandato del Sindaco Guidotti. Ma non potete portare indietro le lancette dell’orologio. Fatevene una ragione. Piacenza non trarrà alcun vantaggio da questa mentalità».