Lo scrittore Gabriele Dadati finalista alla 23esima edizione del Premio Comisso

Foto Gianfranco Negri (2008)

Sabato 9 giugno, alle 15 e 30, si è radunata in seduta pubblica a Palazzo Giacomelli-Spazio Unindustria (Treviso) la Giuria tecnica del Premio letterario “Giovanni Comisso”, presieduta da Giancarlo Marinelli e composta da Benedetta Centovalli, Rolando Damiani, Silvia De Laude, Stefano Mancuso, Pierluigi Panza, Sergio Perosa e Stefano Salis.

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Tra 93 opere in concorso nella sezione della Narrativa italiana la giuria a votazione palese ha indicato la terna finalista, composta da “Il segreto di Pietramala“, di Andrea Moro (La nave di Teseo), da “La casa dei bambini“, di Michele Cocchi (Fandango libri) e – con il maggior numero di consensi – dal romanzo “L’ultima notte di Antonio Canova” del piacentino Gabriele Dadati, pubblicato nel mese di febbraio da Baldini+Castoldi.

La terna – unitamente a quella delle opere biografiche – sarà ora inviata alla Grande giuria, composta da 60 lettori, che poi voteranno, in seduta pubblica, i superfinalisti delle due sezioni in occasione della finale del Premio Comisso, a Palazzo dei Trecento a Treviso il prossimo 6 ottobre.

Il Premio è promosso dall’Associazione Amici di Comisso di Treviso, di cui è Presidente Ennio Bianco e Presidente onoraria Neva Agnoletti. Riceve il sostegno delle Istituzioni e di numerosi sponsor privati, le “Aziende amiche del Premio Comisso”.