Gli eventi di cui al presente pacchetto di iniziative culturali costituiscono la prima serie di un ciclo che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza ha in elaborazione – attraverso anche la consulenza di un apposito Comitato organizzatore -, avente come materia di analisi complessiva Gli attacchi a una società a misura d’uomo – Studi per una memoria valoriale sul territorio fra passato e presente – tendenze–idee/ideologie–fatti – per studiare le conseguenze occorre conoscere le cause – ciclo di convegni di studì e iniziative collaterali, a cura del Comune di Piacenza, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con altri Enti e Istituzioni.
Questa prima serie ha come campo di studio il periodo napoleonico, a livello generale e nel territorio piacentino, nell’ambito del quale sono venute, nella società e nella cultura, mutazioni di cui la società e la cultura successive portano cospicui riscontri: il fenomeno viene studiato in senso fortemente critico.
Il primo evento di questa prima serie è costituito dal Convegno di Studi Storici del 10 febbraio 2018, dal titolo “L’ INSORGENZA ANTINAPOLEONICA E CONTRORIVOLUZIONARIA NEL PIACENTINO” che consentirà di analizzare, con l’aiuto di studiosi di particolare autorevolezza in materia, piacentini e non, un tema per lo più scarsamente e malamente analizzato sia dalla bibliografia scolastica sia dalla cultura diffusiva: ciò, sia quale evento di insorgenza di carattere generale, a livello italiano ed europeo, sia in riferimento a eventi piuttosto traumatici, ovunque e anche nel territorio piacentino, al cui riguardo saranno messi in luce personaggi, luoghi e situazioni che hanno conosciuto valori, sacrifici, sofferenze, traumi e repressioni, come si diceva ampiamente dimenticati dalla cultura di grido e che si cercherà di onorare, sulla linea di una più ampia rivalutazione della cultura e della storia di Piacenza e provincia, a cui Amministrazione e istituzioni culturali stanno lavorando.
Gli altri eventi successivi al convegno – WARGAME Il prezzo del trionfo – si pongono nell’ottica di una rivisitazione delle connessioni col patrimonio artistico, con le espressioni della cultura e della vita religiosa, nonché musicali e teatrali, e vedono un’ampia valorizzazione di esperti e di luoghi di studio piacentini.