Liceo Gioia senza frontiere, un’esperienza di studio europea per una quarantina di docenti.

Liceo Gioia senza frontiere, un’esperienza di studio europea per una quarantina di docenti. Corso intensivo di inglese, tedesco, francese o spagnolo, il teatro e il gioco di ruolo come strumenti di apprendimento, i segreti dello studio online, i nuovi orizzonti della scienza, stare bene a scuola, l’approccio greco ai bisogni educativi, il tempo scuola finlandese e i suoi segreti, la musicoterapia al servizio della matematica, i sistemi di valutazione.

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Le possibilità di formazione – pressoché inesauribili – fanno parte delle centinaia di proposte offerte dal programma europeo che va sotto il nome di Erasmus plus: un progetto di grande respiro e complessità, che comprende diverse forme di studio e interazione con gli altri Paesi che vi aderiscono.

Grande soddisfazione, nella scuola diretta da Mario Magnelli ha suscitato la notizia che il progetto Gioia senza frontiere: un ponte tra formazione e performance per una scuola migliore” – redatto internamente da un pool di docenti del liceo coordinato da Valeria Caponetti e Ilaria Dioli – è stato approvato e finanziato dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire per un importo di oltre 78mila euro. E da qualche settimana sono in fase di svolgimento le prime “mobilità”, ovvero le prime trasferte all’estero degli insegnanti di varie discipline.

I docenti possono partecipare a un corso strutturato, un “job shadowing”  di osservazione o sostenere un incarico di insegnamento presso una scuola partner, ma anche accostarsi a “eTwinning”, il portale europeo dei gemellaggi elettronici tra scuole. Gli obiettivi sono tanti e dispiegati nel breve e nel medio periodo: esplorare i sistemi scolastici europei, frequentare corsi di formazione in lingua straniera, confrontarsi con metodologie didattiche e innovazioni differenti, incontrare docenti di tutte le nazionalità, al fine ultimo apportare un miglioramento effettivo alla propria scuola.

Il tutto a completo vantaggio degli studenti, che ritroveranno nelle aule di viale Risorgimento un approccio didattico e metodologico sempre più innovativo e internazionale. Il progetto offre infatti l’opportunità di potenziare gli scambi di formazione e informazione, disseminare quanto appreso ai colleghi rimasti in sede, ma anche di valorizzare le proposte CLIL del Gioia: ovvero lo svolgimento di parti dei programmi disciplinari in lingua comunitaria (lezioni di scienze in inglese, storia in francese, arte in spagnolo, per fare alcuni esempi…). Sempre più frequente, inoltre, è la richiesta da parte degli studenti di attivare esperienze di alternanza scuola lavoro all’estero: la scuola deve quindi fornire il numero adeguato di tutor, dotati delle necessarie competenze linguistiche e organizzative, che possano seguire tali attività in tutta la loro durata

I partecipanti al progetto sono in tutto 41, comprese due figure di segreteria, che nell’arco di due anni frequenteranno corsi di formazione in tutta Europa, della durata minima di una settimana, dividendosi tra Grecia, Regno Unito, Austria, Irlanda, Germania, Spagna, Svezia, Cipro, Estonia e Francia. Alcuni docenti hanno già effettuato quella che tecnicamente viene definita “mobilità”, a cui segue una intensa fase di condivisione, rielaborazione e riflessione, oltre a un momento conclusivo di valutazione finale. Il liceo Gioia ha già ospitato una docente tedesca, venuta alla scoperta del sistema scolastico locale. Perché, come si dice, non solo gli esami, anche le lezioni non finiscono mai.