“L’Associazione dei liberali piacentini ha motivatamente scelto Patrizia Barbieri”, dice un comunicato dell’Associazione, diramato dal Presidente della stessa avv. Antonino Coppolino. “Patrizia Barbieri – si dice in esso – rappresenta l’alternativa al centrosinistra che, in quindici anni, ha fatto di Piacenza una città e una provincia in demolizione, che perde pezzi su pezzi: una città ridotta ad annegare nel conformismo del quieto vivere e rinunciataria, che tradisce la sua secolare tradizione di non acquiescenza ad alcuno nonché di indipendenza, ma che oggi ha la grande opportunità di voltare finalmente pagina chiamando Patrizia Barbieri a guidare il rinnovamento”. Abbiamo del resto esaminato – prosegue il comunicato dell’Associazione – i programmi di tutti i candidati Sindaco e “nessuno di loro, eccezione fatta proprio per la candidata Barbieri, ha assunto impegni sul problema del Consorzio di bonifica, così mostrando quanto siano distanti oggi i politici dai problemi della gente”. Il programma della Barbieri (Centrodestra) prevede invece:
a) di intraprendere se del caso la via contenziosa al fine di ottenere la gestione diretta del collettore Rifiuto e del collettore Settentrionale, con beneficio economico di centinaia di migliaia di euro per i condomini e i proprietari di immobili siti nel Comune di Piacenza, oggi costretti a pagare il contributo di bonifica;
b) di riconoscere, sulla base degli atti e della tradizione secolare in essere, che la proprietà dei rivi urbani sottostanti la città di Piacenza e già costituenti la rete fognaria cittadina appartiene, nel loro sedime, al Comune di Piacenza”. A quest’ultimo proposito l’Associazione dei liberali sottolinea che a Bologna i rivi sotterranei della città (in tutto e per tutto uguali ai nostri) sono “gestiti, manutenuti e riparati dal Consorzio di bonifica che, da noi, rinnega invece questa competenza e si ricorda della città – nel disinteresse sia della Giunta uscente (che ha fatto solo azioni sceniche e non quelle che avrebbero portato a risultati) che dei politici in genere nonché di molti Comuni, che entrambi avranno i loro motivi, così come certa stampa, per comportarsi così – solo per tassare la città per milioni di euro, con la connivenza della Regione, che consegna al Consorzio i diversivi di proprietà dello Stato, invece di consegnarli al Comune di Piacenza che li reclama da decenni ma che da ultimo (Giunta Dosi/Bisotti) ha fatto, come già detto, solo finta di fare”.
“Bisogna dar leva al PD ed accoliti – concludono i liberali – con un VOTO UTILE e che eviti la dispersione dei voti di chi chiede il cambiamento. Un VOTO DI CAMBIAMENTO che apra il cuore – e i destini di Piacenza – alla speranza, riportando al Governo della città uomini, donne e giovani che amino la città, che non ne strumentalizzino gli obiettivi, che ne determinino la rinascita dopo più di un decennio di sconsiderato malgoverno”.