I Liberali piacentini rilevano che la discussione interpartitica sull’applicazione dell’aumento dell’IRPEF (per il quale hanno sempre ritenuto che non si dovesse approvare) porta a considerare che il problema non può essere affrontato se non con provvedimenti strutturali che garantiscano un risparmio altrettanto strutturale. Vanno allo scopo demolite costose sovrastrutture che hanno finora solo favorito l’apparato dei partiti, magari attraverso prassi clientelari.
La Fondazione Teatri non ha ragione d’essere e non ha senso mantenere in piedi un carrozzone per amministrare tre immobili e per allestire una stagione d’opera che non attrae i piacentini (sempre in numero infimo) e solo avvantaggia forestieri trasportati da noi in pullman. L’impostazione di Parma è totalmente diversa e non si vede perché si debba arruolare personale di là per fare il contrario di quello che fa Parma, che valorizza invece le proprie realtà.
Non si può ignorare che la Fondazione Teatri ha chiuso il 2017 con una perdita di più di 60.000 Euro, nonostante un attivo di quasi 3.5 milioni di Euro, peraltro – e comunque – sottraendo personale al Comune, avendo un proprio Direttore artistico (compenso 68.000 Euro all’anno) e un proprio ufficio stampa (17.000 Euro).