Leroy Merlin di Castelsangiovanni, il sindacato Usb: “Internalizzare i lavoratori”

Riceviamo e pubblichiamo la nota del sindacato USB.

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La lotta generosa e determinata dei facchini di USB del magazzino Leroy Merlin di Castel San Giovanni ha finalmente prodotto il risultato positivo della cacciata della catena di appaltatori e subappaltatori. Un insieme di soggetti divenuto ormai impresentabile per le attività di evasione fiscale e contributiva (con una sottrazione di risorse economiche pari a complessivi 38 milioni di €), e per la tolleranza delle pratiche di caporalato, di aggressione fisica e negazione del diritto a scegliere liberamente l’organizzazione sindacale al fine di mantenere in piedi il sistema fraudolento di cui sopra.

L’arresto dei dirigenti del consorzio che gestiva i servizi logistici ha dato ragione ai lavoratori e ad USB che da tempo denunciavano e si battevano contro queste illegalità nella più assoluta solitudine confortata unicamente dall’aiuto dell’autorità di governo locale.

La sostituzione del consorzio dovuta anche all’intervento diretto del committente è un passo importante, ma non esaustivo del processo di cambiamento e ripristino della legalità nel magazzino.

Occorre rimuovere tutto ciò che rappresenta un elemento di continuità col passato, occorre dare certezza del diritto ai lavoratori e deve essere assolutamente accorciata la filiera di appalti e subappalti.

In questo senso USB richiede che col cambio appalto, nel garantire la salvaguardia del posto di lavoro a tutti e nella stabilizzazione dei lavoratori precari, si proceda senza indugi all’internalizzazione di tutte maestranze.

USB incontrerà nei prossimi giorni i rappresentanti del nuovo consorzio per presentare le proprie proposte che oltre la questione occupazionale riguardano pure la progressione dei livelli professionali e l’erogazione del buono pasto.

USB rimane vigile e pronta a riprendere la lotta qualora fosse necessario far rispettare dignità, legalità e diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.