Obiettivo centrato: “Supportare la musica contemporanea originale attraverso un’azione che porta con sé due aspetti diversi ma non scindibili: quello educativo-formativo e quello creativo-imprenditoriale”. Parola della consigliera Katia Tarasconi (Pd) che nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa ha illustrato i punti salienti della legge che è stata votata all’unanimità da tutti i gruppi consigliari.
Esprimo soddisfazione – dichiara – non solo per l’ottimo risultato ottenuto, ma anche per aver avuto la possibilità di lavorare su un tema che mi stava particolarmente a cuore. Era arrivato il momento di sviluppare la rete dei locali, dei festival e del circuito di musica dal vivo, con incentivi adeguati per l’inserimento degli artisti emiliano-romagnoli giovani ed emergenti”. La legge pone altrettanta attenzione all’attività di base che è la conoscenza diffusa della musica fra i giovani, attraverso le collaborazioni fra scuole di musica accreditate ed istituti scolastici e sostiene scuole di musica, cori e bande per progetti di alfabetizzazione che si spingano oltre i confini locali.
A Piacenza, per esempio, ci sono tantissime realtà di pregio che meritano di essere valorizzate e supportate. Con l’accreditamento all’albo regionale si potrà quindi accedere ai bandi”, ha ricordato Tarasconi. “Una delle novità più significative che abbiamo apportato in commissione – spiega – è la previsione che tali bandi debbano basarsi su orientamenti di medio periodo attraverso un programma triennale che individua strategie e priorità dell’intervento regionale. Gli stanziamenti ammontano a un milione di euro per il 2018, saliranno a 1,2 milioni di euro per l’anno prossimo, mentre sul 2020 la cifra dovrebbe attestarsi ancora a un milione di euro. Sono certa che il nostro territorio presenterà progetti che beneficeranno di un meccanismo premiante”.
L’altro grande campo di azione citato da Tarasconi è quello della professionalizzazione degli operatori del settore: “Se vogliamo davvero dare un futuro ai giovani talenti ed evitare che si accontentino di qualche serata sottopagata e povera di prospettive – sottolinea – occorre costruire dalla base una rete con tutti gli attori interessati, pubblici o privati che siano, che abbiano o meno scopo di lucro. Qui le potenzialità di crescita sono davvero alte, in particolare per ciò che riguarda la produzione, la promozione di nuovi autori e l’insieme delle attività economiche connesse”.
La relatrice ha infine fatto riferimento a un altro tema trattato dall’inizio del suo mandato in Regione: “Per ciò che concerne la Siae, nonostante la Regione non possa legiferare direttamente su tale materia, ho presentato un ordine del giorno annesso alla legge sulla musica per continuare il percorso che avevo già intrapreso affinchè si ottenga una più equa e trasparente gestione del tema dei diritti d’autore. Nell’Odg si chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo per ridefinire il funzionamento della Siae. Trovo indispensabile creare le condizioni che facilitino gli artisti e i gestori dei locali che li ospitano, attraverso una semplificazione della normativa ed un regime fiscale agevolato, in particolare per gli spettacoli non profit”.