Legge sul testamento biologico, Pd: “Un atto di civiltà, un passo avanti verso i diritti del malato”

“L’approvazione della legge sul testamento biologico rappresenta un atto di civiltà per il nostro Paese, per la dignità delle donne e degli uomini. Una legge che autorizza tutti a prevedere, quando ancora siamo nel pieno delle nostre facoltà, in grado di intendere e di volere, a decidere che non vogliamo accanimenti terapeutici nel momento finale della nostra vita”. Un passo in avanti nella direzione della libertà e della consapevolezza dei diritti del malato – così il Pd piacentino sottolinea l’importanza del passo compiuto dal Parlamento, come uno degli ultimi atti del suo mandato – La legge sul testamento biologico introdurrà il diritto all’interruzione delle terapie, che finora doveva passare dai tribunali. La legge permette – entro alcuni limiti – di esprimere in anticipo quali trattamenti medici ricevere nel caso di gravi malattie. In particolare, consente a qualsiasi maggiorenne la possibilità di rinunciare ad alcune terapie mediche, in particolare alla nutrizione e all’idratazione artificiale. Questa interruzione può essere ottenuta anche con le cosiddette “disposizioni anticipate di trattamento” (DAT), un documento nel quale si può indicare a quali terapie si vuole rinunciare e a quali condizioni, nel caso in cui a un certo punto si sia impossibilitati a esprimere la propria preferenza. Il paziente può anche chiedere di essere sedato in maniera continua e profonda, in modo da poter essere accompagnato senza dolore verso la fine. Di fatto il diritto all’interruzione delle terapie, comprese nutrizione e idratazione artificiale, era già stato ottenuto per via giurisprudenziale, cioè grazie alle sentenze dei tribunali; ora sarebbe allargato a tutti, per legge.

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“Riteniamo positiva l’approvazione delle legge – ribadiscono i Democratici piacentini – pur con la sobrietà dovuta ad un tema di grande sofferenza per i singoli, i familari, gli operatori della sanità. Non possiamo però non rimarcare il fatto che la legislatura che si va chiudendo ha portato a importanti riscontri sul piano dei diritti civili: oltre al biotestamento, le leggi sulle unioni civili, del “dopo di noi” a tutela delle persone disabili rimaste sole, l’introduzione del reato di tortura, la legge contro il consumo di suolo a tutela dell’ambiente, quella sull’autismo, quella contro lo spreco alimentare, il divorzio breve e, infine, la legge a tutela dei minori non accompagnati. Il Partito Democratico è stato ed è il perno intorno a cui una importante stagione di difesa dei diritti ha prodotto effetti molto positivi per le persone e le famiglie. Orgogliosi di questi risultati ci prepariamo per la imminente campagna elettorale anche nella nostra provincia.