“Non paghi la bolletta, anche se sei miliardario? Pagano gli altri. La delibera numero 50 dello scorso 1° febbraio di Arera, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, ha stabilito che il buco creato dagli evasori dovrà essere ripianato dai contribuenti. Questa proposta di ripartizione è aberrante”. Esprimono “viva contrarietà” e il loro “disappunto” i candidati di Liberi e Uguali piacentini, Francesco Cacciatore e Alessandro Ghisoni, candidati rispettivamente alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica per LeU il prossimo 4 marzo, sulla proposta che premierebbe i “furbetti”.
“I cittadini sono sconcertati: quella dell’autorità è una proposta inappropriata, ingiusta e inopportuna. È inconcepibile che i “comuni mortali” paghino salatamente gli incentivi a imprese energivore e alla rete ferroviaria da un lato, e dall’altro ripianino i debiti lasciati soprattutto dalle imprese che chiudono e lasciano con il “becco asciutto” le società elettriche”.
Liberi e Uguali propone “un’azione di recupero mirata: le utenze che risultano morose sono in larga parte relative alle piccole e medie imprese. Proprio per questo – spiegano – appare ancora più assurdo far pagare ai cittadini i costi a cui le imprese non riescono a far fronte”.
“Vorremmo si parlasse di morosità incolpevole e di povertà energetica: un tema che riguardano famiglie ed anziani, ma anche giovani, specialmente studenti. Se prevedere una forma del tutto volontaria di solidarietà da parte di cittadini, imprese e fondazioni, per la costituzione di un vero e proprio “Banco dell’energia” per gli utenti in difficoltà può essere una delle soluzioni, una vera riforma dei bonus energia, gas e acqua ai quali solo una minima parte dei cittadini che ne avrebbero diritto riesce ad arrivare a causa di ostacoli e lungaggini burocratiche, è la cosa da fare. Le banche dati esistenti potrebbero già oggi individuare i cittadini che ne hanno diritto in modo da far scattare automaticamente i bonus. Se non ora, quando?” si chiedono Cacciatore e Ghisoni.