Il 10 luglio prossimo, centinaia di lavoratori delle concessionarie autostradali entreranno in sciopero per scongiurare 3mila licenziamenti (decine a Piacenza). Possibili disagi per quel giorno, con la protesta dei lavoratori in diversi punti della rete autostradale.
“In ballo ci sono decine di posti di lavoro solo a Piacenza, e circa 3mila in tutta Italia. Stiamo parlando dei lavoratori delle concessionarie per la manutenzione della rete autostradale che rischiano il licenziamento a seguito delle recenti modifiche introdotte nel codice degli appalti. E per far sentire la loro voce e per chiedere lo “stop” ai licenziamenti, i lavoratori delle concessionarie autostradali il 10 luglio incroceranno le braccia e metteranno in scena una clamorosa protesta bloccando l’autostrada in quattro punti: Firenze, Tortona, Pescara e Frosinone” spiega Filippo Calandra, segretario generale Fillea Cgil di Piacenza.
“Da Piacenza, il 10 luglio raggiungeremo con i lavoratori il casello dell’A1 a Firenze Scandicci e occuperemo l’autostrada. Chiediamo scusa fin d’ora agli automobilisti per i rallentamenti, ma siamo costretti a questa azione forte e i motivi sono molteplici: da un lato respingiamo il licenziamento di lavoratori specializzati in un settore manutentivo molto particolare, dall’altro lato abbiamo la certezza che ‘gettando a mare’ una specializzazione industriale e di progetto come quella dei lavoratori delle concessionarie, avremo strade insicure. E il tema riguarda tutti” spiega Calandra.
Le “brutte sorprese” sono arrivate con la modifica del codice degli appalti: “Non tutti sono in grado di lavorare in autostrada – spiega Calandra – al Governo chiediamo di modificare quel decreto legge e tornare sui suoi passi, con una quota di lavori da appaltare alle imprese del settore specializzate. Invece, di fatto si impedisce alle società che fino a oggi hanno operato nelle autostrade di proseguire le attività. E si preparano 3mila licenziamenti. L’ennesima macelleria sociale fatta sulla pelle dei lavoratori va scongiurata”. Di certo, il 10 luglio è una giornata da “bollino nero”. Ma il rischio, in prospettiva, è più grande: 3mila lavoratori per strada e un calo degli standard di sicurezza nei delicati lavori di manutenzione delle autostrade”.