L’associazione culturale Archistorica l’11 Novembre presenta il progetto “L’Italia s’è desta”

L’associazione culturale Archistorica domenica 11 novembre 2018 presenta il progetto “L’Italia s’è desta“. Un percorso guidato tematico, alla scoperta del Palazzo Bertamini Lucca e delle memorie risorgimentali di Fiorenzuola.

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Un secolo fa, a seguito dell’armistizio di Villa Giusti (3 novembre 1918), l’Italia assaporava la sua definitiva vittoria contro l’Impero d’Austria; con la fine della Grande Guerra, il nostro giovane Paese completava anche il suo lento e tribolato processo di Unificazione, liberando dal giogo di Vienna le terre italofone di Trento, Trieste, dell’Istria e del litorale quarnerino-dalmata: per tale ragione, la Prima Guerra Mondiale è molto spesso interpretata, dalla storiografia italiana, come la “Quarta Guerra d’Indipendenza” conclusiva del Risorgimento.

Nel centenario di questa significativa ricorrenza nazionale, l’Associazione Culturale Archistorica è lieta di presentare il progetto “L’ITALIA S’E’ DESTA”: una nuova, importante iniziativa dedicata alle memorie risorgimentali di Piacenza e della sua provincia, con particolare attenzione per il territorio di Fiorenzuola d’Arda.

Se è vero infatti che la popolazione di Piacenza manifestò fin dal 1848 una precoce adesione patriottica (guadagnando alla città il titolo di “Primogenita d’Italia”), anche la comunità di Fiorenzuola diede il suo contributo, attivo e generoso, alla lotta per l’Unità d’Italia. Già nel 1831, durante i moti costituzionali, la cittadina fu teatro di una vera e propria battaglia tra i patrioti liberali e le truppe austriache; nel corso dei combattimenti, terminati con la vittoria del nemico, persero la vita anche due coraggiosi fiorenzuolani: Girolamo Modesti e Paolo Mazza, caduti al grido di “Viva l’Italia!”.

L’episodio più significativo del Risorgimento fiorenzuolano è tuttavia rappresentato dal soggiorno del principe Umberto di Savoia, futuro re d’Italia, nel grande palazzo della famiglia Bertamini-Lucca di via Garibaldi: erano gli ultimi giorni della primavera 1866, e la Nazione appena unificata stava per intraprendere la Terza Guerra d’Indipendenza contro l’Austria. Umberto di Savoia, all’epoca erede al trono, aveva il comando della XVI divisione dell’armata del Mincio e stava muovendo con le sue truppe verso le pianure lombardo-venete dove avrebbe poi affrontato gli austriaci nel famoso “quadrato di Villafranca”: nel corso delle manovre di avvicinamento il principe sostò a Fiorenzuola dal 24 maggio al 12 giugno, ospite del sindaco Salvatore Lucca.

Pregevolissima dimora nobiliare di gusto tardo-barocco, il palazzo Bertamini-Lucca fu costruito tra il 1724 ed il 1734 su iniziativa dei tre fratelli Francesco, Antonio e Giuseppe Bertamini, rampolli di una agiata famiglia borghese originaria di Sarzana, ma trasferitasi nel Piacentino nella seconda metà del Seicento. Con l’estinzione dei Bertamini nel 1834 il palazzo fu acquistato dai signori Lucca, cui pervenne infine per eredità agli attuali proprietari, sigg.ri Prati-Lucca e conti Manfredi. L’edificio, caratterizzato da un vasto organismo architettonico, è impreziosito nelle sue sale interne da pregevoli affreschi eseguiti dai fratelli Natali e da Bartolomeo Rusca.

Le numerose e interessanti memorie del Risorgimento fiorenzuolano costituiranno il tema di fondo del progetto “L’ITALIA S’E’ DESTA”: il programma dell’evento prevede un’intera giornata di visite guidate alla cittadina di Fiorenzuola e al pregevole palazzo Bertamini-Lucca, con specifici approfondimenti dedicati alla visita di Umberto I di Savoia nel 1866. I contenuti delle visite saranno arricchiti dall’esibizione di figuranti in costume ottocentesco, che nelle splendide sale del palazzo metteranno in scena l’arrivo del futuro re d’Italia con le sue truppe, e le fasi salienti del suo soggiorno.

Domenica 11 novembre

Il programma dell’evento prevede due turni di visita, uno al mattino ed uno al pomeriggio, curati e condotti dall’arch. Manrico Bissi, in qualità di presidente di Archistorica. I due di visita si svolgeranno come segue:

MATTINO

  • PRIMA PARTE DEL PERCORSO (10,30-11,15). La visita si snoderà nel centro di Fiorenzuola, toccando tutti i luoghi legati alle locali memorie risorgimentali (battaglia del 1831; lapidi in ricordo dei patrioti caduti; ecc…). Questa prima parte della visita prevede un numero massimo di 80 partecipanti.
  • SECONDA PARTE DEL PERCORSO (11,15-12,15). La visita sarà dedicata specificamente a palazzo Bertamini-Lucca con: visita degli ambienti interni; visione di una presentazione storica in Power Point relativa alla storia del Palazzo; ricostruzione della visita di Umberto I con la partecipazione dei figuranti in costume d’epoca. Questa seconda parte della visita prevede la suddivisione del gruppo precedente in due ulteriori sotto-gruppi, da circa 40 persone ciascuno. Ognuno dei due sotto-gruppi disporrà di circa 30 minuti (I turno-11,15-11,45 / II turno-11,45-12,15) per la visita del palazzo, con la guida dell’arch. Manrico Bissi.

POMERIGGIO

  • PRIMA PARTE DEL PERCORSO (15,30-16,15). La visita si snoderà nel centro di Fiorenzuola, toccando tutti i luoghi legati alle locali memorie risorgimentali (battaglia del 1831; lapidi in ricordo dei patrioti caduti; ecc…). Questa prima parte della visita prevede un numero massimo di 80 partecipanti.
  • SECONDA PARTE DEL PERCORSO (16,15-17,15). La visita sarà dedicata specificamente a palazzo Bertamini-Lucca con: visita degli ambienti interni; visione di una presentazione storica in Power Point relativa alla storia del Palazzo; ricostruzione della visita di Umberto I con la partecipazione dei figuranti in costume d’epoca. Questa seconda parte della visita prevede la suddivisione del gruppo precedente in due ulteriori sotto-gruppi, da circa 40 persone ciascuno. Ognuno dei due sotto-gruppi disporrà di circa 30 minuti (I turno-16,15-16,45 / II turno-16,45-17,15) per la visita del palazzo, con la guida dell’arch. Manrico Bissi.

Le visite saranno arricchite da esibizioni culturali a corredo, quali ad esempio: video-proiezioni a cura dell’arch. Manrico Bissi, che approfondiranno la storia del palazzo, il contesto storico della Terza Guerra d’Indipendenza e la realtà urbanistica, sociale e politica di Fiorenzuola nel 1866; esibizione di eventuali cimeli storici attinenti al periodo e al contesto tematico; ricostruzioni storiche in costume militare ottocentesco.

La partecipazione all’evento richiede la PRENOTAZIONE ai contatti di Archistorica: 331-9661615; 339-1295782; archistorica@gmail.com; www.archistorica.it

La partecipazione alle visite guidate richiede PER TUTTI un biglietto di Euro 10,00 a persona (comprensivo di nuova tessera associativa Archistorica per l’anno 2019).

ARCHISTORICA è un’associazione culturale, libera e indipendente, nata nel 2014 dall’amicizia e dal reciproco impegno di Manrico Bissi (architetto), di Francesca Malvicini (architetto), di Cristian Boiardi (grafico pubblicitario), di Susanna Agosti (sociologa) e di Andrea Gregori (consigliere sezione locale Unione Ciechi e Ipovedenti): cinque giovani piacentini, accomunati dalla passione per l’Arte e per la Storia, che hanno unito le proprie competenze in questo nuovo progetto di riscoperta e divulgazione del patrimonio culturale italiano, con particolare attenzione al contesto di Piacenza e provincia.

Scopi principali di ARCHISTORICA sono l’approfondimento e la conversazione con il pubblico in merito agli aspetti più originali e inconsueti del nostro patrimonio storico, archeologico, architettonico-urbanistico e paesaggistico. Un progetto fondato sulla convinzione che la Storia (e quindi la nostra stessa identità) possa essere conosciuta ed apprezzata non soltanto attraverso le pagine dei libri, ma anche e soprattutto passeggiando per le strade e per le piazze delle nostre antiche città: autentici “musei all’aperto” nei quali è possibile trovare innumerevoli testimonianze, tracce e frammenti di ogni aspetto del nostro passato. In quest’ottica, ARCHISTORICA supera la semplice dimensione “turistica”, impegnandosi in una più ampia indagine storica in chiave architettonico-urbanistica, ossia strettamente legata alla lettura del territorio, della città e del suo tessuto, senza discriminazioni tra monumenti ed edificato cosiddetto “minore”.