Martedì 4 Luglio 2017 alla “Sedia del Poeta” in Piazza Duomo a Piacenza dalle ore 21 si terrà l’installazione sonora “L’eco dei Sansoni: la voce di Pino Ballerini”. Per circa due ore riecheggerà nello spazio della piazza la registrazione di canzoni e poesie cantate e recitate dall’autore. La serata è organizzata dal Laboratorio di Alberto Esse / Luogomobile, dall’Associazione” “Quinto quarto Pino Ballerini” di Bobbio e dal Piccolo Museo della Poesia di Piacenza. A distanza di tre mesi dalla sua comparsa il 4 luglio termina l’installazione di Public Art del Laboratorio di Alberto Esse/Luogomobile, in collaborazione con Il Piccolo Museo della Poesia e con il Patrocinio del Comune di Piacenza “L’Albero della Poesia/la sedia dei poeti”, (**) iniziativa di cornice della mostra “Guercino a Piacenza”, visitata ed “utilizzata” da molti cittadini, poeti e turisti e nel cui quadro i sono tenute le iniziative “Torno Subito, un poeta non muore mai, al massimo è andato a prendere un caffè” dal 17 al 24 marzoe “La voce del Poeta”, il 13 maggio.
In questa occasione gli organizzatori dedicano la serata al noto artista e performer Pino Ballerini ed ai “suoi” “Sansoni” luogo mitico in cui erano esposte nella natura sue poesie e opere (oggetto recentemente di un odioso raid vandalistico). In questo quadro per tutta la giornata di martedì sarà esposta in Piazza Duomo un reprint della scultura “Sono dove non sono“ il cui originale si trova appunto ai “Sansoni” (*)
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“Il giorno prima della notte di S. Lorenzo a Bobbio, suo paese natale, è morto a 98 anni Pino Ballerini, autentico genio naturale che, come pittore, poeta, performer, musicista e cantautore, ha saputo trarre dalla sua montagna la linfa vitale che percorre tutta la sua opera, trasformandola in una espressione artistica al tempo stessa istintiva e colta.
In particolare, di Pino Ballerini penso che sia giusto ricordare, proprio lo spazio artistico realizzato sulle montagne dell’Aserei, tra la Val Trebbia e la Val Nure. Non è una galleria, né un museo, né un qualsiasi altro spazio espositivo a cui siamo abituati. E’ lo spazio naturale che l’artista, a più di ottant’anni, ha trasformato in luogo d’arte a cielo aperto, dove, sulle rocce, vi sono poesie in bianchi caratteri scritte su lastre di pietra, le sue poesie, dove, all’ingresso, sotto un piccolo pero, tra i cui rami si è impigliato (come a Charlie Brown) un aquilone di pietra, stanno un sedia di paglia e un paio di vecchi scarponi e l’“avvertenza” “SONO DOVE NON SONO” e dove, sullo sfondo, affacciata sulla valle prospiciente, si alza una scultura–antenna di metallo intitolata “QUINTO QUARTO…e la luna lasciò cadere la goccia che mancava al mare”.
Il resto, un silenzio magico. E, se si è fortunati, tutt’intorno inerpicate sulle rocce le capre ad osservare incuriosite. Sono i “SANSONI”, come l’artista ha ribattezzato il luogo, sono i suoi “Sansoni”, il luogo della sua ispirazione, la sua scuola d’arte, dove avrebbe voluto rimanere per sempre.Un luogo che ora spetta a tutti quelli che lo hanno amato e che amano la montagna fare diventare patrimonio di tutti.”
Alberto Esse
**“L’Albero della Poesia/la sedia dei poeti”
“L’Albero della Poesia/la sedia dei poeti”è un’installazione di Public Art del Laboratorio di Alberto Esse/Luogomobile, in collaborazione con Il Piccolo Museo della Poesia e con il Patrocinio del Comune di Piacenza dal primo 1°marzo al 4 giugno come iniziativa di cornice della mostra “Guercino a Piacenza”
La vicinanza del Piccolo Museo della Poesia con sede in via Pace 5 e l’utilizzo di Piazza Duomo per iniziative riguardanti la poesia, in primis, la 25 ore di poesia “La piuma sul baratro” del 10 ottobre 2016 sono alla base della realizzazione in questa piazza di questo Punto Poesia
L’installazione è costituita da un albero di Piazza Duomo sui cui rami spuntano un centinaio di piume colorate (la piuma è un po’ il simbolo del Piccolo Museo) e fogli colorati con informazioni sull’attività del Museo. Ai piedi dell’albero sarà posizionata la “sedia della poesia”, si tratta di una tradizionale sedia turchese sui cui i passanti potranno fermarsi a leggere o a recitare poesie.(La sedia sotto l’albero è una citazione omaggio all’opera di Pino Ballerini “Sono dove non sono”). Accanto alla sedia una borsa con libri di poesia a disposizione per la lettura funzionerà anche come postazione di bookcrossing “poetico”.
Nel corso dei tre mesi “L’Albero della Poesia” è destinato a divenire il punto di riferimento di iniziative culturali del Laboratorio di Alberto Esse/Luogomobile, del Piccolo Museo della Poesia ed anche di altri soggetti privati o associativi.
L’iniziativa quindi si presta ad avere diversi piani di fruizione:
1) Come installazione di Public Art che vuole costituire un contributo, sia pur piccolo, di arte contemporanea al grande evento in coso di arte classica.
2) Come un “punto di poesia” nella città.
3) Come invito a visitare il Piccolo Museo della Poesia che è situato nelle vicinanze avendo la propria sede in Via Pace 5.