La Tari a Piacenza non aumenterà, la decisione confermata in sede di bilancio previsionale

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Il Comune di Piacenza

Ha avuto luogo nei giorni scorsi, in Municipio, il previsto incontro sui temi del bilancio previsionale 2017/2019 tra il sindaco Paolo Dosi, accompagnato dagli assessori Luigi Gazzola, Francesco Timpano, Stefano Cugini e Giulia Piroli, e una delegazione comprendente le organizzazioni sindacali confederali della Funzione pubblica e dei pensionati e i rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl e Uil.

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“Si è trattato – dichiara l’assessore Gazzola – di un incontro preliminare tra l’Amministrazione comunale e i sindacati, volto a esaminare le principali criticità del bilancio di previsione 2017/2019, soprattutto alla luce dei minori trasferimenti di risorse agli enti locali da parte del governo. I sindacati confederali territoriali hanno preso atto che, per il secondo anno consecutivo, verrà confermata la riduzione della pressione fiscale locale ed espresso apprezzamento per le scelte di politica tributaria e tariffaria relative all’anno 2017”.

Prosegue Gazzola: “L’impegno dell’Amministrazione comunale, confermato lunedì scorso in sede di approvazione del bilancio, è stato quello di mantenere il livello complessivo dei servizi sociali e di individuare, anche sulla scorta dei suggerimenti della componente sindacale, le migliori soluzioni per dare una risposta positiva ai bisogni dei cittadini. A questo proposito – e conclude – sottolineo che l’impegno assunto dall’Amministrazione l’8 marzo durante il confronto con le rappresentanze sindacali di non aumentare la Tari si è tradotto in realtà ed è stato confermato in sede di bilancio previsionale”.

Dal canto loro, nel corso dell’incontro le organizzazioni sindacali, per quanto riguarda le annualità 2018 e 2019, hanno espresso la loro contrarietà rispetto alla scelta di modificare le aliquote dell’addizionale Irpef, pur temperata dalla decisione di elevare la soglia di esenzione, auspicando che la prossima amministrazione riveda tale misura previsionale individuando diverse modalità di recupero del gettito atteso. L’Amministrazione ha replicato sottolineando che l’aumento dell’addizionale Irpef a decorrere dal 2018 è finalizzato a salvaguardare la quantità e la qualità dei servizi senza incrementare le tariffe e ha condiviso l’auspicio della componente sindacale.

Per quanto riguarda le spese di investimento, i sindacati hanno preso atto dello sforzo per individuare risorse, pubbliche e private, da impiegare per sostenere il processo di ripresa economica in corso, ed espresso particolare apprezzamento per i previsti interventi finanziati con fondi europei, nazionali e regionali che potranno avere una ricaduta di circa 45 milioni di euro nei prossimi anni a partire da quello in corso.