La studentessa piacentina Lucia Paladini in finale alle olimpiadi delle lingue classiche

Ciclicamente le danno per morte. Più morte di quello che sono. Ma le lingue classiche vivono e continuano a far parlare di sé, a stimolare le giovani menti, a dare vita a competizioni che coinvolgono studenti di tutta Italia, motivati a non lasciare disperdere il ricco patrimonio che è alla base dell’intera cultura occidentale.

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La studentessa piacentina Lucia Paladini, che frequenta la 5 classico A al liceo Gioia, contribuisce a tenere alta la bandiera delle lingue antiche: ha infatti brillantemente superato la selezione regionale delle Olimpiadi delle lingue e delle civiltà classiche, una competizione indetta dalla Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici del MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e rivolta agli studenti che frequentano gli ultimi due anni dei licei nelle scuole italiane.

La competizione, finalizzata alla valorizzazione dello studio delle lingue classiche, vede la partecipazione di centinaia di studenti provenienti dai licei di tutta Italia, ma solo 90 vengono selezionati, in base ad una ripartizione regionale, per partecipare alla fase nazionale.

La gara quest’anno ha proposto ai candidati la possibilità di scegliere tra una traduzione di un passo poetico dal greco o dal latino o la composizione di un saggio di argomento classico. Lucia ha scelto il testo poetico latino: un’epistola di Orazio che ha tradotto e commentato su piano stilistico e contenutistico, meritandosi così di essere selezionata tra i sette candidati previsti per l’intera regione Emilia Romagna.

Il prossimo appuntamento per i vincitori sarà a Salerno, dove dal 10 al 13 maggio si disputerà la fase nazionale della gara.

Lucia Paladini è la quarta studentessa del liceo classico Melchiorre Gioia che è riuscita a superare la difficile fase regionale prevista dalle Olimpiadi classiche: un traguardo importante raggiunto grazie alle sue indubbie capacità, sostenute da uno studio costante e da un interesse autentico che rende orgogliosi i suoi insegnanti.