“La Pertite ospiterà palestre e parcheggi. Ingannati da Dosi”

“Ingannati dall’amministrazione”. Lo sostiene il “Comitato Pertite Bosco in città” che da anni si batte per la destinazione a parco pubblico dell’ex area militare nel cuore di Piacenza. Il 16 gennaio 2014 l’amministrazione ha iniziato un percorso partecipato con i membri del comitato, percorso proseguito con il referendum del 12-13 giugno 2011 e che si è concluso l’11 dicembre 2015 quando il consiglio comunale ha finalmente accolto l’inclusione nel RUE della Pertite da destinarsi a “Verde pubblico attrezzato”.

La nascita dell’equivoco

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Quello che inizialmente è apparso come un traguardo raggiunto ha però assunto un significato ben diverso nei giorni scorsi quando i membri del comitato hanno scoperto un aspetto che li ha letteralmente spiazzati come spiega Maria Pia Romano, presidente di “Bosco in città”: “Per tutti noi, ma anche per tutti i consiglieri comunali, la definizione ‘Verde pubblico attrezzato’ era finalizzata a specificare la presenza di strutture come bar o locali di vario tipo, da creare all’interno delle strutture già esistenti dopo gli adeguati restauri.”

 

 

“E invece abbiamo scoperto che la dicitura in questione viene utilizzata per quelle aree destinate ad accogliere impianti sportivi. In sostanza con la delibera approvata l’11 dicembre 2015 la Pertite avrà la possibilità di ospitare piscine, palazzetti dello sport, campi da calcio, da tennis e via discorrendo. Non esiste un progetto preciso, ma per assurdo sarebbe possibile costruire su tutta l’area. E teniamo presente che per ogni struttura sportiva è necessario costruire parcheggi”.

“Il vero significato del termine ‘attrezzata’ è sfuggito a tutti, consiglieri comunali, giornalisti e cittadini inclusi. Il 23 dicembre scorso abbiamo incontrato il sindaco Paolo Dosi e l’assessore Silvio Bisotti per chiedere di mutare la destinazione da ‘verde attrezzato’ a ‘verde pubblico’, procedura fattibile, ma la loro risposta è stata negativa”.

 

 

“Un voltafaccia inatteso in seguito al quale la nostra battaglia continuerà: già dal prossimo consiglio comunale saremo davanti a Palazzo Mercanti per protestare e invitiamo tutti i 30mila piacentini che al referendum del giugno 2011 avevano chiesto espressamente un polmone verde al centro di Piacenza” conclude Romano.