La Pavidea Ardavolley ce la mette tutta, ma Offanengo ha la meglio in un match al cardiopalma

Pavidea

Si spegne dopo 5 set combattuti e con numerosi ribaltamenti di risultato, in un Palazzetto gremito e rumorosissimo, il sogno della Pavidea di espugnare Offanengo. Ma la squadra di Marini c’ è davvero andata vicina, era in vantaggio 2 set a 1 e nel tie break è stata vittima di due ingiustizie arbitrali che hanno cambiato il corso del match.
Le biancorosse hanno peccato d’inesperienza nel gestire i momenti caldi del match e alla fine si sono dovute accontentare di un pur preziosissimo punto in classifica. Peccato per la serata no di Marika Coti Zelati che da ex ha sentito particolarmente il match e per le condizioni precarie di Hodzic, al rientro dopo l’infortunio, e di Ermoli scesa in campo nonostante una caviglia messa male. Quando poi a inizio terzo set Gaia Sfogliano si è accasciata a terra vittima di uno strappo ai gemelli del polpaccio, sembrava che tutti gli dei fossero contro Donida e compagne che invece hanno reagito vincendo il terzo set con un rush finale meraviglioso.

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PRIMO SET : Tanti errori frutto di nervosismo da una parte e dall’altra e equilibrio che si protrae per tutto il set. 11 pari con Donida migliore da una parte e Lodi a far la voce grossa dall’altra. Offanengo accelera grazie ai muri di Rettani e Fontanari volando fino a 19-14. Donida non ci sta e firma due punti consecutivi riaprendo il set. Marina Cattaneo firma una fast che unita a due errori di Bocchino riporta Fiorenzuola a contatto. 21 pari. Finale non adatto per i cardiopatici con Offanengo che va al set point ma sbaglia il servizio. Una fast di Cattaneo e un’invasione della Sghedoni permettono alla Pavidea di vincere un set lunghissimo. 25-27

SECONDO SET : Partenza veemente delle padrone di casa che forzano al servizio e raccolgono punti facili. 9-1 per le cremasche con Lodi che dalla linea del servizio è un vero incubo per Coti Zelati e Donida. Al secondo time out tecnico avanti le padrone di casa 16-5. Reazione flebile piacentina con la sola Tosi a mettere palloni a terra. Un errore di Vignola consegna il set alle ragazze di Nibbio che riportano il match in equilibrio. 25-14

TERZO SET : Finalmente entra in partita anche Hodzic fino a quel momento un fantasma e Fiorenzuola si issa 10-7 con Vignola brava a variare il fronte d’attacco. Reazione violenta delle cremasche che fanno male con Ginelli che realizza 3 ace in un amen e punteggio ribaltato con Offanengo avanti 15-11. Il carattere delle biancorosse è commovente e Morelli, subentrata a Sfogliano infortunata, è brava a replicare a Ginelli e con il suo servizio piedi a terra riporta avanti la Pavidea. Quando addirittura Coti Zelata con una difesa d’istinto riesce a realizzare un punto il set sembra chiuso ma la Lodi è di ben altro avviso e riporta in parità il match a 23. Ironia della sorte è proprio lei a sbagliare gli ultimi due attacchi che consegnano il set alla compagine di Marini.

QUARTO SET : Inizia meglio l’Offanengo che vede i fantasmi di una altra sconfitta casalinga e prova con tutte le forze ad evitarla. Pavidea un po’ in affanno fisico e le cremasche arrivano a condurre 12-7. Marini si gioca la carta Ermoli ma la mossa non dà frutti causa le condizioni davvero precarie dell’opposta milanese. Offanengo accelera con il centrale Fontanari a far il bello e il cattivo tempo e vola 20-13. Tosi con due pipe da applausi prova a riaprire il set ma Lodi stavolta non sbaglia nel finale e firma il 25-17 finale.

QUINTO SET : Qui purtroppo la coppia arbitrale commette due errori clamorosi in avvio a danno delle piacentine che si innervosiscono e perdono la testa. Le esperte ragazze di Nibbio ne approfittano volando 7-0. Marini prova a tranquillizare le sue con due timeout quasi consecutivi. Serena Tosi è un gigante e si esalta nella lotta e in una bolgia dantesca riesce quasi da sola a ribaltare Offanengo. 9-6 per le cremasche, ma inerzia tutta dalla parte biancorossa. Purtroppo la squadra piacentina soffre troppo in ricezione ed è ancora il servizio a far la differenza nel momento cruciale. Ace di Ginelli alla quale risponde Cattaneo ma è ancora Sara Lodi a procurarsi l match point con un mano e fuori su Donida e poi chiudere il match con un ace per il tripudio dei sostenitori locali. 15-9

Peccato per la sconfitta maturata dopo quasi 3 ore di battaglia ma un applauso per le giovani biancorosse per averci provato fino in fondo, 16 ace subiti e 14 muri presi sono troppi, anche contro una corazzata come quella affronatata oggi. Serve migliorare in tal senso per vincere le prossime due sfide casalinghe con Marudo e Gorla.