“Rispettare tutti i cittadini, anche quelli che delinquono. Perché il rispetto di ogni singola umanità è la cifra distintiva del nostro essere al servizio della gente”. E’ questo l’appello che il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha voluto rivolgere ai 212 allievi del 201^ Corso di Formazione per Allievi Agenti della Polizia di Stato che da oggi indosseranno finalmente l’uniforme. In piazza Cavalli si è celebrato il Giuramento di Fedeltà alla Repubblica: un’occasione speciale dal momento che la cerimonia non si teneva nel cuore della città da ben 23 anni.
Gabrielli ha tenuto a sottolineare che da oggi, questi giovani poliziotti avranno più doveri che diritti, avranno una pesante responsabilità. In sostanza, da oggi in poi dovranno rappresentare un esempio: “Rispetto per la divisa che si porta perché chi delinque in divisa delinque due volte, sbaglia due volte e tradisce la fiducia della comunità. Una comunità nazionale che ci ha attribuito il legittimo esercizio della forza e quindi noi dobbiamo utilizzarla con intelligenza e parsimonia senza mai abusarne, non dobbiamo mai abusare della nostra posizione per interessi che non siano gli interessi del bene comune”.
Nuovi e giovani agenti che andranno a rafforzare un corpo, quello della polizia, che da anni chiede rinforzi:
“Purtroppo nel nostro Paese c’è stata una stagione in cui si è immaginato che i poliziotti, i carabinieri e i finanzieri fossero troppi e così si è deciso il blocco del turn over. Tutto questo ci ha consegnato un’amministrazione datata, con persone avanti negli anni e organici asfittici. Per fortuna da due leggi di bilancio in avanti si è invertita la rotta e il nostro attuale ministro è impegnato a proseguire in una seria azione di ripianamento degli organici. Noi non lo facciamo perché vogliamo essere più numerosi: lo facciamo perché se arrivano agenti freschi e in età non avanzata offriamo un servizio migliore e lo offriamo là dove la gente ci vuole vedere, sulla strada. Io credo che oggi la percezione di insicurezza dipenda dal fatto che la gente ci vuole vedere laddove ha più bisogno: di sera, di notte, nei festivi, nelle zone abbandonate al degrado e dove le comunità non riescono più a esercitare il loro diritto di fare una passeggiata e di stare in sicurezza. L’insicurezza delle persone contrasta con gli indici di delittuosità nel nostro Paese, ma quando la gente si sente insicura le statistiche contano molto poco. Noi dobbiamo intercettare le paure, i bisogni, tutto ciò che serve alle nostre comunità affinché si sentano effettivamente sicure. E questi nuovi agenti ci aiuteranno a svolgere questo compito”.
Una soddisfazione per Paola Capozzi, direttore della Scuola allievi agenti di polizia di Piacenza: “E’ stata dura organizzare questa giornata, ma la soddisfazione è enorme e questi giovani agenti si meritavano una cerimonia nel cuore della città. Una città che ha saputo accoglierli nel migliore dei modi e che loro hanno voluto omaggiare con un dono simbolico: un ulivo, simbolo di forza e fecondità”.
«E’ stato un bel momento, in cui sono stati apprezzati valori che, spesso, invece vengono calpestati e sminuiti. Finalmente, si è sentita spontaneamente una voglia di legalità sia in questi ragazzi, sia nel pubblico che ha applaudito in modo convinto durante la cerimonia». Lo ha detto il senatore Pietro Pisani (Lega) che ha partecipato al giuramento degli allievi agenti di polizia, in piazza Cavalli. Al termine, Pisani si è intrattenuto con il capo della polizia, Franco Gabrielli.