Si svolgerà come da tradizione Domenica 18 Novembre al Borgo Mulino Lentino la “Festa dei Mugnai”, consueto appuntamento novembrino nel neonato comune Alta Val Tidone che patrocinerà l’evento unitamente al comune di Sarmato e alla provincia di Piacenza.
La manifestazione è organizzata e promossa come sempre dall’associazione “La Strada dei Mulini” in collaborazione con l’AIAMS (Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici), il Consorzio di Bonifica di Piacenza e l’associazione “Sentiero del Tidone”.
I presenti potranno visitare la mostra sui cereali antichi, il museo dell’arte molitoria (unico nel suo genere in tutta la provincia di Piacenza) e, novità di quest’anno, la mostra fotografica “Le Immagini di Carlo Cassi Fotografo in Val Tidone”; sarà possibile inoltre assistere alle visite guidate all’antico mulino ad acqua.
Ricca e variegata la proposta enogastronomica: accanto al tradizionale Bataro’ che qui puo’ fregiarsi del marchio DeCO ci saranno i salumi DOP, i vini DOC serviti direttamente dai produttori valtidonesi e, altra novità di questa edizione, il ganassino (guanciale di maiale) accompagnato con polenta fatta con farina di mais. Possibilità di degustazione dell’olio nuovo della Val Tidone.
La manifestazione vedrà la presenza all’interno del borgo di stand espositivi di prodotti del territorio: artigiano, antiquariato, prodotti gastronomici tipici e biologici.
Alle ore 15:00 la tradizionale benedizione della ruota del mulino che verrà impartita da Don Silvio Cavalli, socio onorario dell’associazione “La Strada dei Mulini” che ricorderà Santa Caterina d’Alessandria, patrona dei mugnai per la cui ricorrenza è stata introdotta questa manifestazione.
Alle 15:30 la “Premiazione Mugnai Storici”, riconoscimento che viene assegnato ogni edizione ai Maestri di Macina che hanno dedicato la loro vita all’Arte Molitoria. Quest’anno verrà premiato il Molino Pagani, di cui riportiamo di seguito alcune informazioni.
Il Molino Pagani risale agli inizi del Quattrocento nel comune di Borghetto Lodigiano da alcuni frati cistercensi; la famiglia Pagani farà la sua comparsa nel 1803: da allora ben sette generazioni di mugnai si sono avvicendate nella gestione di questa azienda che è senza dubbio una delle più antiche d’Italia. Battista Pagani acquista la proprietà dell’immobile del molino e dei terreni annessi nel 1921, avviando una gestione lungimirante e dinamica: un lavoro che viene proseguito abilmente da Giuseppe Pagani che imprime una svolta imprenditoriale al molino che, negli anni Cinquanta, si trasforma da azienda artigiana in industria moderna.
Dopo di lui, il testimone viene raccolto dal figlio Gianbattista Pagani che, insieme ai suoi figli Giuseppe e Davide, prende in mano l’azienda proseguendo il lavoro di ampliamento e ammodernamento, senza disperdere il sapere antico e il patrimonio di esperienza maturato in oltre due secoli di storia.
Tra le attività più recenti, l’acquisizione, nel 2002, del Molino Bona di Redavalle (Pv) e, nel 2003, l’avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo stabilimento, dotato di una moderna sezione silos per carichi rapidi che permette di preparare un intero carico in mezz’ora, e di una nuova sezione molitoria.
Il nuovo molino entra a regime nel 2006, diventando il più grande molino della Lombardia come capacità produttiva e fra i primi in Italia.
Pagani lavora nel segno dell’innovazione e nel rispetto della tradizione. Con macchinari di ultima generazione, è in grado di macinare 550 tonnellate di grano al giorno mantenendo standard eccellenti di qualità e igiene.
Per realizzare le sue farine, Molino Pagani ha sempre puntato su grani attentamente selezionati, privilegiando i produttori locali.
Con un’ampia gamma di linee e prodotti – Molino Pagani, Exacta, Ecogran e Molino Bona – il Molino risponde alle richieste di una clientela vasta ed eterogenea, che comprende la grande industria, gli artigiani panificatori, pizzerie, pasticcerie, la grande distribuzione organizzata e i grossisti.
Negli ultimi anni Molino Pagani sta lavorando per mettere sul mercato nuovi prodotti che racchiudono ricerca e recupero delle tradizioni, maggior valore nutritivo e di gusto, come le farine macinate a pietra della linea Sapore antico.