“Dopo giorni a passeggiare lungo la Rambla, proprio ieri abbiamo deciso di fare una gita in barca”. Fortuna o destino per la cantante piacentina Ambra Lo Faro che attualmente si trova a Barcellona in vacanza, alloggiata in un hotel a pochissimi metri dal luogo del terribile attentato di ieri, giovedì 17 agosto: un furgone ha travolto i tanti passanti che in quel momento affollavano una delle zone più amate e popolate della metropoli spagnola, 13 i morti e 80 i feriti.
“Io e il mio fidanzato siamo in vacanza a Barcellona e dal giorno del nostro arrivo abbiamo praticamente vissuto lungo la Rambla che, come è noto, è ricca di negozi e locali. Anzi, l’attentato è avvenuto nell’orario migliore per passeggiare in quella zona, un momento della giornata in cui turisti e cittadini si riversano volentieri lungo il viale. Ieri, però, era l’ultimo giorno intero del nostro soggiorno, motivo per cui abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso e abbiamo optato per una gita in barca intorno alla costa. Una decisione presa all’ultimo, che però ci ha salvato. Mentre eravamo in barca mi sono cominciati ad arrivare sms da parte di amici e parenti, preoccupati e interessati ad avere mie notizie: in quel momento abbiamo capito che in città era successo qualcosa di grave. Dopo esserci informati ci siamo resi conto che era appena avvenuto un attentato proprio nei pressi del nostro albergo, vicino a Plaça de Catalunya, e ovviamente abbiamo deciso di tenerci lontano dalla zona. Siamo entrati in un locale ma alle 21,30 siamo stati allontanati: era stata diffusa la notizia che due terroristi erano ancora in fuga e i gestori di ristoranti, pub e negozi avevano fretta di chiudere. A quel punto abbiamo prenotato un altro albergo, in periferia, molto lontano dalla Rambla: abbiamo faticato parecchio a raggiungerlo ma alla fine siamo arrivati e abbiamo dormito lì”.
Oggi che aria si respira?
“Terribile, solo guardandosi intorno si può capire. Oggi (venerdì 18 agosto) avevamo programmato il nostro ritorno in Italia e siamo dovuti tornare al nostro albergo per il check out: lì abbiamo saputo che un turista, ospite come noi in quell’hotel, manca all’appello e non si hanno più notizie di lui. E’ terribile perché da quando siamo arrivati a Barcellona abbiamo trascorso le giornate lungo la Rambla, se ieri non avessimo deciso all’ultimo di cambiare la nostra routine saremmo rimasti coinvolti in quella tragedia”.