La scelta del Governo di fissare “l’obiettivo politico” dell’uscita dell’Italia dal carbone nel 2025 con la nuova Strategia Energetica Nazionale potrebbe avere conseguenze anche sullo stabilimento La Casella di Castel San Giovanni. La svolta, infatti, potrebbe portare a un maggiore sfruttamento degli impianti a gas come quello della Valtidone: maggiore sfruttamento che potrebbe significare maggiori carichi lavorativi e quindi nuove assunzioni. Proprio su questo punto insistono i sindacati Cgil, Cisl e Uil che chiedono ai vertici di Enel di prevedere una batteria di nuove assunzioni. Nella pratica, infatti, se attualmente La Casella mantiene attivi i propri gruppi energetici per 3mila ore all’anno circa, si stima che le ore di “lavoro” salgano addirittura a 5mila.
Ieri a Roma si è tenuto un incontro nel corso del quale le organizzazioni sindacali hanno avanzato formalmente la richiesta alla società la quale ha posticipato a gennaio qualsiasi altra discussione.