Iren sanzionata per contratti “furbetti”, Fratelli d’Italia: “Il Comune di Piacenza chiarisca”

Iren

Una sanzione comminata ad Iren dall’Autorità Garante della Concorrenza e lo stato in cui versa il cimitero di Le Mose sono oggetto di due interrogazioni presentate al sindaco Dosi dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Con riferimento ad Iren, Foti e Opizzi evidenziano che sarebbero state accertate in capo alla stessa “responsabilità decisamente pesanti riguardanti le procedure di stesura dei contratti che, sfruttando la complessità intrinseca delle offerte commerciali di energia elettrica e gas naturale nel mercato libero, ne avrebbero favorito la conclusione e – conseguentemente – l’attivazione di forniture non richieste di elettricità e/o gas”.

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I consiglieri chiedono al Sindaco di conoscere “a quanto ammonti l’importo della sanzione inflitta ad Iren dall’Autorità sopra citata, con quali fondi la stessa verrà eventualmente pagata e quale sia il giudizio della Giunta Comunale sulla vicenda”.

Foti e Opizzi chiedono altresì al sindaco “di invitare Iren ad interrompere ogni e qualsiasi iniziativa che potrebbe, in futuro, nuovamente essere censurata dall’Autorità”.

Foti e Opizzi

Quanto al cimitero di Le Mose, i consiglieri di Fratelli d’Italia evidenziano che “oramai da alcuni mesi si è registrato un evidente e preoccupante cedimento del terreno in una parte del cimitero sul quale sono costruite alcune cappelle private che, inevitabilmente, risultano danneggiate”. Dopo avere sottolineato che “l’apposizione da parte del Comune di transenne che impediscono il transito sul terreno franato, costituisce una misura precauzionale, ma non certo risolutiva, della vicenda”, Foti e Opizzi sottolineano come “in assenza di una preliminare verifica delle cause del cedimento del terreno e dei conseguenti lavori di ripristino dello stesso, il problema segnalato non avrà possibilità di essere risolto”.

Cimitero di Le Mose

I consiglieri di Fratelli d’Italia chiedono quindi al sindaco Dosi “se sia informato della situazione che si trascina oramai da tempo, e se intenda assumere idonee iniziative volte a consentire di stabilizzare il terreno, così da consentire ai proprietari delle cappelle di potere, in seguito, effettuare gli interventi necessari sulle stesse”.