“Integrazione non significa dimenticare le proprie radici”, associazione Italo-marocchina in festa

“Noi vogliamo che i nostri figli si integrino, ma allo stesso tempo desideriamo che mantengano salde le proprie radici”. E’ il concetto alla base della scuola di lingua araba, progetto didattico che fa capo all’associazione culturale italo – marocchina di Piacenza. L’anno scolastico si è chiuso e per l’occasione i genitori e i membri dell’associazione hanno organizzato una festa alla Camera del Lavoro di via XXIV Maggio. Protagonisti i giovanissimi studenti che hanno intonato canti tradizionali, recitato versi del Corano e cantato gli inni marocchino e italiano.

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“Noi adulti siamo arrivati in Italia tardi, quando ormai avevamo una certa età, e le nostre radici arabe sono salde. Per quanto riguarda i bambini, invece, alcuni sono nati in Italia, altri sono emigrati in tenera età: per loro il rischio di dimenticare la propria cultura, o addirittura non conoscerla mai, è molto alto. Noi vogliamo che i nostri figli si integrino e possano vivere in serenità con gli italiani, ma allo stesso tempo non vogliamo che dimentichino la loro terra, la loro cultura, la loro lingua” spiega Moustafa, dell’associazione.

Presenti all’evento anche il prefetto Anna Palombi, il sindaco Paolo Dosi e il questore Salvatore Arena.