“Autolesionismo e suicidi, alcol e cyberbullismo. Il tutto a partire da ragazzi persino di 12 anni. E’ chiaro che un prefetto non può stare a guardare senza fare nulla”. Con queste parole il prefetto di Piacenza, Maurizio Falco, ha motivato la decisione di coinvolgere numerose realtà locali in un progetto comune, volto a tutelare i cittadini più giovani, cercando di aprire un dialogo e incrementare con loro la comunicazione e l’interazione con gli adulti. Tutti in prima linea per cercare di capire generazioni che sempre più spesso paiono sfuggire alla comprensione di istituzioni, scuola e famiglia. Un progetto che ha visto il via questa mattina, con la firma di un vero e proprio protocollo d’intesa. Protocollo che vede coinvolti: Prefettura, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Ufficio scolastico provinciale, Consulta provinciale degli studenti, Ausl, Associazione Italiana Genitori, Movimento dei genitori, Associazione genitori Piacenza4, Progetto vita, Teatro Gioco Vita.
“Ho incontrato i ragazzi di una scuola della città, alcuni giorni fa – racconta il sindaco Patrizia Barbieri – mi sono resa conto di quanto lavoro dobbiamo fare e quanto stiamo sbagliando. Dicevano: ‘Voi continuate a dirci cosa dovremmo o non dovremmo fare, perché invece non ci ascoltate e ci chiedete di cosa abbiamo bisogno?’. Per questo è importante lavorare insieme per tracciare un percorso comune ed efficace”.
“E’ necessario attivare un percorso cooperativo che miri a contrastare i fenomeni di devianza in un’ottica interdisciplinare e inter-istituzionale, individuando modalità innovative, capaci di sviluppare una maggiore consapevolezza dei rischi derivanti da comportamenti lesivi come la dipendenza da acool o da stupefacenti, aggressività verbale e fisica, cyberbullismo” si legge nel protocollo.
In questo senso si darà vita a “incontri e iniziative” che si svolgeranno in varie sedi, dalle scuole agli spazi pubblici, occasioni che saranno man mano decise da questo “gruppo di lavoro per la prevenzione e il contrasto del disagio giovanile.
Nella pratica si parla di campagne di sensibilizzazione relative all’adozione di corretti stili di vita, progetti scientifici volti a promuovere la conoscenza dei rischi e degli effetti derivanti dall’uso e abuso di alcol e droghe, progetti di laboratorio teatrale, azioni formative e informative rivolte ai docenti e ai genitori. Il gruppo di lavoro di riunirà periodicamente, almeno una volta ogni tre mesi: i lavori saranno coordinati dalla prefettura, insieme al Comune, alla Provincia e all’Ufficio scolastico.