Sarebbero oltre 130 le confezioni di lasagne all’uovo ritirate anche a Piacenza dopo il ritrovamento di tracce di insetti in alcuni lotti di pasta secca prodotta in Italia.
Il Sistema rapido di allerta alimentare degli Stati membri dell’Unione Europea non ha riferito ancora la marca del prodotto alimentare contaminato dalla presenza dell’insetto Cappuccino dei cereali, in pratica un coleottero.
Le confezioni, da 500 grammi, sono presenti in Emilia Romagna e in varie regioni del Nord e Centro Italia. Il RASFF è stato istituito per notificare in tempo reale i rischi diretti o indiretti per la salute pubblica connessi al consumo di alimenti o mangimi
Secondo Giovanni D’Agata, il presidente dello “Sportello dei Diritti” diversi lotti di lasagne all’uovo in questione sarebbero già nelle dispense di molte famiglie pronte a essere consumate.
La legge impone alle aziende un sistema di controlli della filiera produttiva come il controllo continuo delle temperature di conservazione, la pulizia degli impianti, l’igiene del personale. Per il Presidente dello “Sportello dei Diritti” quando le aziende alimentari non adottano questi criteri è giusto puntare il dito e accusare.
