E’ operativa la disposizione del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020) che stabilisce il divieto di utilizzo di combustibili solidi (legna, etc.) per riscaldamento domestico negli impianti con efficienza energetica inferiore al 75% e nei focolari (ossia nei caminetti) aperti o che possono funzionare aperti, siti in unità immobiliari dotate di sistema multi-combustibile ubicati nei comuni della regione i cui territori sono interamente siti a quota altimetrica inferiore ai 300 metri. Questo fino al 31 marzo dell’anno prossimo.
La normativa regionale stabilisce che nei comuni che abbiano territori posti ad altitudini anche in parte superiori a 300 metri i sindaci debbano, con propria ordinanza, individuare le zone situate al di sotto di tale quota ed alle quali si applica il divieto di cui abbiamo detto. Ove i comuni non provvedano nel senso anzidetto, il divieto si applica a tutto il territorio comunale.
La normativa è stata varata per ridurre l’inquinamento e non risulta che in provincia di Piacenza qualche comune abbia adottato l’ordinanza di cui alla legge. Ne consegue che il divieto opera nell’intero territorio di tutti i comuni che abbiano anche solo una parte del proprio territorio superiore ai 300 metri.
Il PAIR2020 prevede inoltre, in applicazione del DPR 74/2013, di regolamentare le modalità di installazione, manutenzione e controllo degli impianti di combustione a biomassa legnosa destinati al riscaldamento ad uso civile, nonché di implementare un sistema informativo regionale, il “catasto degli impianti termici”, per censire la tipologia di impianti per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici presenti sul territorio regionale.
A completamento del sistema di gestione e controllo dei dispositivi suddetti, il Piano regionale prevede l’attuazione del decreto del Ministero dell’Ambiente, previsto dal decreto legislativo n. 152/2006, in materia di certificazione ambientale dei generatori di calore, in fase di approvazione.