E’ Nicolas Stanic il primo innesto della Bakery Basket Pallacanestro Piacentina per la stagione 2017/2018. Playmaker italo-argentino di 180cm, classe 1984, Stanic porterà in biancorosso l’esperienza acquisita nella sua lunga carriera italiana.
Arrivato in Italia nel 2003-2004 per vestire la maglia di Napoli in C2, guadagna immediatamente una chiamata da Fabriano per la Legadue l’anno successivo. Firenze, Montecatini, ancora Fabriano (con la quale ha conquistato due promozioni in due stagioni, dalla C1 alla B1), Roseto sono le tappe successive. Nel 2014 firma per Rieti: con la NPC vince il campionato di Serie B, bissando l’anno successivo in maglia Eurobasket Roma. Le ottime cifre stagionali (quasi 15 punti e 4 assist a partita nei playoff) convincono quindi la società capitolina a confermarlo per la stagione 2016/2017, quella dell’esordio in A2. Nelle 29 partite giocate nel secondo campionato nazionale Stanic ha fatto registrare 9.2 punti e 2.5 assist a partita.
Per il 2017/2018 quindi il ritorno in Serie B, per un Nicolas Stanic che si definisce “molto contento d’aver scelto Piacenza, perché è una squadra che rispecchia le ambizioni e la determinazione che ho: di arrivare fino in fondo, vincere il campionato. Non è una cosa semplice, perché la stagione è lunghissima e sono tanti i fattori in gioco. E’ necessario che chiunque arrivi qui sia determinato a lavorare per costruire qualcosa di importante, perché solo così si può arrivare fino in fondo. Bisogna avere la mentalità giusta per non mollare nei momenti difficili. La scelta di Piacenza? Avevo alcune offerte, ma il presidente Beccari è stato molto determinato, quando mi ha chiamato mi ha trasmesso molta carica e voglia. In più il mio desiderio era conoscere altre realtà dopo tanti anni nel centro Italia: insomma, non è stato difficile. Che giocatore sono? Uno che ama giocare a basket. E’ il mio lavoro, ma lo faccio con grande passione, per me è prima di tutto un divertimento. Sono uno che dà tutto in campo: sembra banale, ma è così, non mi piace perdere. Tecnicamente mi adatto molto alla squadra: non sono un grande realizzatore ma posso fare canestro e cerco sempre di mettere al primo posto la squadra per cercare di esprimere il miglior basket possibile. Per quello che è il mio ruolo, la parte più importante sarà conoscere i miei compagni per poter rendere tutti al meglio”.