Inaugura a Matelica il museo dedicato a Mattei, presente una delegazione piacentina

Si è inaugurato a Matelica, in provincia di Macerata, il museo dedicato ad Enrico Mattei. Alla presenza di numerose autorità, tra le quali il sindaci di Cortemaggiore e di Matelica, si è tenuta una emozionante cerimonia di inaugurazione, nella quale i molti interventi hanno tracciato la storia dello statista ucciso in un attentato il 27 ottobre del 1962.

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Il sindaco di Cortemaggiore, Gabriele Girometta, ha voluto con la sua presenza testimoniare la gratitudine di tutti i magiostrini nei confronti di un uomo che ha cambiato in la storia della cittadina piacentina, ed ha preannunciato che a maggio a Cortemaggiore ci sarà una serata dedicata ad Enrico Mattei, alla quale sarà invitata anche la nipote Rosangela Mattei, che presenterà il libro “Enrico Mattei, mio zio” da lei scritto raccogliendo frammenti di memoria e documenti.

Gli interventi hanno anche raccontato il tortuoso percorso per affermare la verità sulla sua morte, archiviata fin dall’inizio come causata da un incidente aereo e rivelatasi poi causata da una bomba.

L’inchiesta è stata riaperta a molti anni di distanza sulla base di una prova rappresentata da un pezzo del carrello dell’aereo raccolto dall’allora tredicenne Rosangela Mattei e nascosto, addirittura murandolo in gran segreto, in un anfratto del palazzo che ora ospita il museo.

Tra gli altri erano presenti i rappresentanti dell’associazione veterani dell’ENI, quelli dell’associazione partigiani cristiani, una rappresentanza della associazione Giorgio La Pira di Firenze e alcuni parlamentari marchigiani. Tra il pubblico anche rettori delle Università di Camerino, Claudio Pettinari, e dell’Università di Macerata, Francesco Adornato.

Lo spazio museale, ricavato all’interno di Palazzo Mattei a Matelica, ha spigato la Nipote Rosangela, non nasce dal desiderio di celebrare la figura del presidente dell’ENI, perché non ne ha bisogno, ma dal desiderio di rivelare la verità storica sulla vita e l’operato dello statista italiano.

“E’ un atto d’amore nei confronti di mio zio e della mia famiglia, che ha vissuto anni di durissime pressioni, con minacce anche fisiche, dopo la morte di Zio Enrico”.

Quella di Enrico Mattei è stato per decenni uno dei misteri irrisolti della storia italiana, con molte pagine oscure tra le quali l’omicidio del giornalista Mauro De Mauro nel 1970, che “si era spinto troppo oltre nella ricerca della verità sulle ultime ore del presidente dell’ENI”

Presenti all’inaugurazione anche tanti imprenditori sia marchigiani che piacentini, tra gli altri Roberto Facchini Hernandez della infinity di Piacenza, Marco Rizzi della Erreuno Arredamenti e l’imprenditore Bobbiese Cesare Malacalza. Non potevano mancare poi, una delegazione della dirigenza ENI ed il presidente di confindustria delle Marche. Tra gli altri anche Maurizio Vecchiola, della FINproject, Gianluca Pesarini della Vismap cucine ed il Cav. Ervin Luca Sesilio Ibrahimi, direttore generala Italia della Multinazionale KliK EKSPO Group, e Stefano Torre, imprenditore piacentino del web ed amico dei Mattei.

Per l’occasione sono giunti anche i messaggi del presidente del consiglio Paolo Gentiloni, e dell’ambasciatore algerino in Italia, Abdelhamid Senouci Bereksi che ha ricordato Mattei come l’uomo che aiutò l’Algeria a diventare indipendente.