“I carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola guidati dal Maggiore Biagio Bertoldi stanno facendo il possibile per trovare una soluzione. Spero proprio che l’allontanamento coattivo che ho richiesto possa essere una strada praticabile“. Parole di Marco Bricconi, primo cittadino di Cadeo pronunciate in merito alla spinosa situazione creatasi sul territorio per la presenza di un giovane che si aggira nelle zone di scuola e polo sportivo, importunando verbalmente ragazzini e donne.
Tutto è partito nel mese di ottobre con un tam tam di voci informali in paese e sui social, ma è stato l’episodio a metà ottobre a delineare la situazione con maggiore chiarezza, avvenuto alla presenza del sindaco stesso: “Sono stato chiamato ad intervenire da una cittadina spaventata e preoccupata dall’atteggiamento molesto del ragazzo che, andandosene, ha danneggiato una fioriera a Roveleto davanti a un esercizio commerciale – spiega Bricconi – tempestivamente ho chiamato i carabinieri e il soggetto è stato arrestato immediatamente; la sera della stessa domenica mi sono recato in caserma per fare una deposizione, raccontando i fatti avvenuti. Fatti raccolti e trasmessi al PM responsabile del’indagine e utilizzati nel processo per direttissima il giorno successivo. Al giovane ad oggi è imposto l’obbligo di presentarsi in caserma quotidianamente“.
Alla deposizione è seguita una visita informale del primo cittadino al giardino del plesso scolastico in presenza dei Carabinieri di Fiorenzuola: “Ho parlato con alcuni docenti presenti per spiegare la situazione, di cui non tutti erano a conoscenza, ed accertarmi che cancelli ed accessi dell’Istituto fossero tenuti chiusi durante l’orario scolastico“.
Il giovane, pochi giorni dopo, è ritornato a farsi vedere in giro e ad agire con atteggiamenti provocatori: da qui il via a duri commenti su social, messaggi sui gruppi whatsapp del “Controllo del Vicinato” e chiacchiere paesane. “Mi rendo conto che fino ad oggi, cittadini, forze dell’ordine e noi amministratori non abbiamo avuto strumenti per risolvere la questione, in quanto le leggi non ce lo permettono, costringendoci assurdamente ad attuare misure di controllo e sorveglianza informale – aggiunge il sindaco – questo però non deve rendere leciti commenti impropri e razziali, cacce all’uomo e consigli improvvisati, dispensati via chat. I consigli, dati da chi non è assolutamente competente in materia, invece che aiutare, potrebbero arrecare gravi danni invece che risolvere“.
“Siamo in attesa di capire se le Forze dell’ordine potranno presto praticare una forma di allontanamento dal territorio del giovane e se, diversamente, ci possano essere gli estremi per attivare un trattamento sanitario obbligatorio sul soggetto. Invito i cittadini, a non farsi giustizia da sé ed a contattare – senza indugi – i carabinieri qualora notassero comportamenti sospetti o molesti. La compagnia dei carabinieri di Fiorenzuola, che ringrazio, sta seguendo con grande attenzione e competenza la nostra situazione; loro sono la soluzione“, conclude l’amministratore.