Ha assunto davvero caratteri grotteschi la vicenda del controllore accoltellato lo scorso 19 luglio sulla tratta Milano Piacenza. L’uomo, secondo la sua ricostruzione, avrebbe chiesto i documenti ad un passeggero di origine africana che, per tutta risposta, avrebbe estratto un coltello e lo avrebbe ferito ad una mano. L’aggressore, sempre secondo la versione del controllore, sarebbe poi scappato. Nella serata del 19 luglio era anche stato fermato un uomo che rispondeva all’identikit fornito dalla “vittima”: alto, di colore e con le treccine. Ma l’uomo arrestato è stato rilasciato poco dopo, una volta compreso che non aveva nulla a che fare con il fatto.
Oggi 27 luglio, un nuovo clamoroso colpo di scena. Il controllore avrebbe inventato tutto quanto. A sostenerlo è il procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro. Le telecamere infatti, mostrano chiaramente che sul treno quel giorno non c’era nessuno con Davide Feltri, il controllore in questione.
“Si è inventato tutto” ha ribadito il procuratore Chiaro. Feltri si sarebbe ferito da solo con un coltello da cucina, accusando poi un ghanese di 25 anni con cui aveva avuto un litigio il giorno prima e che temeva di rincontrare sul treno. Ora è accusato di calunnia, simulazione di reato e interruzione di pubblico servizio.