Il Consigliere Comunale Luigi Rabuffi: “Il ripristino del doppio senso di marcia sul Corso è un provvedimento incomprensibile”

Dopo la decisione del sindaco Patrizia Barbieri di riportare il doppio senso di marcia su Corso Vittorio Emanuele  arriva la risposta del Consigliere Comunale Luigi Rabuffi, che apprendiamo in una nota stampa

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“Anche a Piacenza, nella nostra bella città, il legame che unisce Ambiente e Mobilità si avverte ogni giorno. Basta uscire di casa per trovarsi assediati da un traffico sempre più caotico e inquinante. Un traffico che ci ruba ore di vita e che ci presenta puntualmente il conto sotto forma di malattie respiratorie, cardiovascolari nonché traumi derivanti da incidentalità. Bene quindi ha fatto, a mio parere, il neo Sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri ad assegnare le due corrispondenti deleghe al medesimo assessore, mettendolo nelle condizioni di poter adottare i provvedimenti utili a scongiurare il processo di autodistruzione dell’ambiente, verso cui siamo diversamente avviati. Peccato però che le prime proposte dell’assessore – spero non rappresentative dell’idea di Ambiente e Mobilità dell’intera Giunta – siano indirizzate a penalizzare la mobilità dolce (ciclo-pedonale) e ad incrementare la pressione del traffico, e quindi dell’inquinamento, nel cuore della città.
Il ripristino del doppio senso di marcia su Corso Vittorio Emanuele (dal Dolmen alla Statua di S. Antonino) e l’anticipo alle ore 18,00 del termine di validità della ZTL appaiono infatti due provvedimenti incomprensibili se valutati nell’ottica del “bene comune”. In merito al primo provvedimento ipotizzato, basta frequentare la parte di Corso interessata per comprendere quanto sia importante oggi la pista ciclabile (addirittura ne servirebbero due, una per senso di marcia) per i tanti piacentini che – ecologicamente – decidono di lasciare l’auto in garage per utilizzare le due ruote e recarsi, con esse, al lavoro, a scuola, a far compere.
E’ chiaro che rendere a doppio senso di marcia veicolare il tratto attualmente a senso unico, significa dover ridisegnare l’intera viabilità, limitando lo spazio a disposizione proprio per la “mobilità dolce”.
Uno spazio importante. E non solo per i ciclisti ma anche per i pedoni, che oggi possono infatti percorrere agevolmente e in sicurezza (senza “conflitto” con i ciclisti) gli stretti marciapiedi del Corso, guardando le vetrine, visitando i negozi e affollando dehors, tavolini e panche, per la soddisfazione di avventori e commercianti.
Vale la pena cambiare ? In merito al secondo provvedimento ipotizzato dall’assessore, è chiaro che anticipare l’orario di termine della ZTL serve solo a invogliare i cittadini all’uso dell’autovettura, rendendo così ancor più blanda l’istituzione della ZTL. Tutto ciò alla faccia della qualità dell’aria che respiriamo e della salute dei cittadini. Specie di chi abita in Centro. Ritengo, piuttosto, che nelle attuali condizioni di smog, la ZTL e le zone pedonabili andrebbero allargate. Anche perché, ricordiamolo sempre, lo smog in Europa è un killer da 467.000 morti all’anno e Piacenza, come tutte le città del bacino padano, non è certo un’isola felice.
Proprio per limitare i danni alla salute legati all’inquinamento, il Parlamento europeo ha dato il via
libera ad una direttiva che impone agli Stati membri limiti più bassi per le principali sostanze inquinanti. Direttiva che deve essere recepita dagli Stati membri ed il cui obiettivo è di abbassare entro il 2030 la quantità di inquinanti nell’atmosfera sotto i livelli del 2005, al fine di dimezzare l’impatto sulla salute. Nel mentre, in attesa dei necessari interventi di recepimento, vorrei sommessamente ricordare che in Emilia Romagna, con deliberazione n. 115 dell’11 aprile 2017, l’Assemblea Legislativa ha approvato il Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020), entrato in vigore il 21 aprile 2017. Un provvedimento importantissimo che riguarda anche Piacenza e che prevede al 2020 una serie di obiettivi da raggiungere, sui quali – caro assessore – bisognerà davvero fare squadra.

Tra i tanti, ricordo gli obiettivi più importanti:

Riduzione del 20% del traffico veicolare privato nel centro abitato;

Estensione della ZTL fino a ricoprire un’area pari al 100% della superficie del Centro Storico;

Estensione delle aree pedonali fino a raggiungere un’estensione complessiva pari al 20% della

superficie del Centro Storico;

Armonizzazione delle regole di accesso e di sosta nella ZTL;

Ampliamento delle piste ciclabili e implementazione della mobilità ciclabile;

Aumento del 20% delle aree verdi;

Potenziamento del TPL;

Diminuzione del 47% delle PM10 rispetto all’anno 2010;

Diminuzione del 36% degli ossidi di azoto (NOx);

Diminuzione del 27% delle emissioni di ammoniaca (NH3);

Riduzione del 27% delle emissioni di composti organici volatili (COV);

Riduzione del 7% delle emissioni di biossido di zolfo (SO2);

limitazione alla circolazione dei diesel Euro 4 dal 2018 ed Euro 5 dal 2020;

Come si capisce, si tratta di obiettivi particolarmente ambiziosi e sfidanti che potremo raggiungere solo con una politica capace di scegliere, già da oggi, la direzione giusta. Perché l’inquinamento, oltre a determinare malattie respiratorie e cardiovascolari, provoca piogge acide, mutamenti climatici, distruzione delle culture, danni agli edifici. Una vera e propria piaga. Per questo, pensarci oggi, significa davvero guardare al futuro”