PRESSO IL CAFFÈ LETTERARIO DEL BAR DELL’OSPEDALE DI FIORENZUOLA (PC) INGRESSO LIBERO A CURA DEL GDL DELLA BIBLIOTECA COMUNALE
Moglie di Riccardo, uomo austero e felice delle sue conquiste amorose ed economiche, Carol ne subisce i tradimenti per anni, soffocando il dolore e sminuendo il degenero comportamento della sua unica figlia Paola, che sprezzante e ribelle verso una società fasulla, la denuda da una menzogna evidente. Il continuo e passivo snaturarsi conduce la protagonista ad un decadimento fisico contenente un disagio alimentare dovuto ad una compiutezza della sua rappresentazione agli altri. L’azione del tradimento di Carol verso se stessa domina al centro della scena. Lei assoldata per anni a quel personaggio esige la presenza decisa dell’Io reale. Ed è lì che si sbriciola la costruzione di un’anima informe per ricomporsi con una nuova alba.
Un brano del libro:
“Questa è la vita, bisogna superare”.
Cosa bisogna superare ?
Il burrone è troppo grande, non posso superare, la mia testa non accetta più.
La mia mente non cambia strada, gira intorno.
Si è fermata davanti al burrone, non vuole superarlo, vuole guardarlo.
Non gira non svia non devia, non torna indietro e non va avanti.
E’ lì davanti al burrone buio con tutti i suoi cadaveri.
Io non supero, io cambio, vorrei cambiare, andare tanto lontano da non ricordare più da dove vengo…
(Rossana Oliva “L’ultimo sole”)